Henrikh Mkhitaryan, una seconda giovinezza all'Inter. Insostituibile per Inzaghi

La seconda vita di Henrikh Mkhitaryan in Italia è stata addirittura migliore della prima. Perché i nerazzurri sono riusciti ad acquistarlo a parametro zero dalla Roma, quando aveva già compiuto 33 anni. Sembrava dovesse essere un interprete nelle rotazioni del 3-5-2 di Simone Inzaghi, invece è diventato sin da subito uno dei calciatori cardine, praticamente insostitubile. Nelle ultime tre annate ha fatto benissimo, pur non segnando molto ma dando un equilibrio e spesso prendendosi delle responsabilità in fase di costruzione quando Calhanoglu veniva schermato dai giocatori avversari.

Insomma, non è un caso che sia praticamente sempre titolare a dispetto di un Frattesi che scalpita per giocare. Un anno fa ha rinnovato fino al 30 giugno del 2026, pur avendo in canna un altro colpo come quello di Zielinski che è sì entrato a far parte del club nerazzurro, ma non è un insostituibile come poteva pensarsi inizialmente, anche grazie alla presenza dello stesso Mkhitaryan.

Nelle ultime uscite Mkhitaryan è stato preservato, come ieri contro l'Empoli quando è entrato a 20 minuti dalla fine dopo gli affaticamenti muscolari che lo hanno colpito. Nessuno però lo mette in dubbio perché davvero troppo importante per la squadra quando è in campo. Oggi Henrikh Mkhitaryan compie 36 anni.