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Sacchi: "Milan e Juve fuori dalla corsa Scudetto: hanno l'obbligo di andare avanti in Champions"
Ai microfoni della Gazzetta dello Sport l'ex tecnico Arrigo Sacchi ha parlato dei due diversi momenti di Juventus e Milan, ripartendo dal successo bianconero nello scontro diretto dell'ultima giornata di Serie A:
"Detto che la Juve ha strameritato di vincere contro il Milan e che i bianconeri mi sembrano in crescita, va anche sottolineato che per queste due squadre la corsa scudetto è compromessa. Tutto può succedere, per carità, però mi pare che il Napoli e l’Inter viaggino a una velocità decisamente superiore. A questo punto, dunque, sia il Milan sia la Juve hanno l’obbligo di proseguire il cammino in Champions League: non sarà semplice, ma ne hanno le possibilità. E poi
bisogna a tutti i costi centrare la qualificazione alla prossima edizione della coppa, perché questo significa portare soldi nella cassaforte delle società. Penso che le due situazioni siano abbastanza differenti e mi spiego.
La Juve ha iniziato un nuovo percorso, bisogna dare tempo a Thiago Motta di trasmettere le sue idee. Intanto mi pare che il lavoro fatto sia abbastanza buono e da qui alla fine della stagione ci sono ampi margini di miglioramento, sia a livello di collettivo sia a livello individuale. Per il Milan, invece, la storia è un po’ diversa. Ha compiuto, nel giro di pochi mesi, due rivoluzioni: prima con Fonseca e ora con Conceiçao. Ci vuole pazienza e, soprattutto, la società ha il dovere di supportare il lavoro del nuovo allenatore. Il Milan, essenzialmente, dipende da due giocatori: Leao e Theo Hernandez. Quando questi vanno, tutta la squadra gira. Altrimenti sono guai. Tocca a Conceiçao tenere i due sempre sul pezzo in modo che si possa risalire in classifica e centrare la qualificazione Champions".
"Detto che la Juve ha strameritato di vincere contro il Milan e che i bianconeri mi sembrano in crescita, va anche sottolineato che per queste due squadre la corsa scudetto è compromessa. Tutto può succedere, per carità, però mi pare che il Napoli e l’Inter viaggino a una velocità decisamente superiore. A questo punto, dunque, sia il Milan sia la Juve hanno l’obbligo di proseguire il cammino in Champions League: non sarà semplice, ma ne hanno le possibilità. E poi
bisogna a tutti i costi centrare la qualificazione alla prossima edizione della coppa, perché questo significa portare soldi nella cassaforte delle società. Penso che le due situazioni siano abbastanza differenti e mi spiego.
La Juve ha iniziato un nuovo percorso, bisogna dare tempo a Thiago Motta di trasmettere le sue idee. Intanto mi pare che il lavoro fatto sia abbastanza buono e da qui alla fine della stagione ci sono ampi margini di miglioramento, sia a livello di collettivo sia a livello individuale. Per il Milan, invece, la storia è un po’ diversa. Ha compiuto, nel giro di pochi mesi, due rivoluzioni: prima con Fonseca e ora con Conceiçao. Ci vuole pazienza e, soprattutto, la società ha il dovere di supportare il lavoro del nuovo allenatore. Il Milan, essenzialmente, dipende da due giocatori: Leao e Theo Hernandez. Quando questi vanno, tutta la squadra gira. Altrimenti sono guai. Tocca a Conceiçao tenere i due sempre sul pezzo in modo che si possa risalire in classifica e centrare la qualificazione Champions".
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