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Ibra: "Con Fonseca non c'era continuità, così abbiamo cambiato. Rashford? Lo conosco bene..."
Il dirigente rossonero Zlatan Ibrahimovic ha parlato a Sky Sport nel pre-partita di Milan-Cagliari. Queste le dichiarazioni dello svedese:
Ti aspettavi questo impatto di Conceiçao? Rimpianti per non averlo chiamato prima?
“Cercavamo una reazione, dare uno shock alla squadra con il cambio di tecnico. La squadra ha accettato il modo di lavorare di Conceiçao, è importante. Ora è importante continuare, se non si continua la Supercoppa vale meno. Era uno dei nostri obiettivi, ora è importante portare questa reazione in campionato e portare i punti che ci servono. Quando fai le scelte devi credere nelle scelte che fai. Fino a gennaio eravamo dietro alla nostra scelta, ma non c’era continuità e abbiamo fatto un cambio”.
Di cosa sei fiero da dirigente? Cosa invece non rifaresti?
“Siamo un team, ogni decisione è presa da squadra. Ognuno ha le sue responsabilità. Ogni giorno che passa per me è una nuova esperienza. Sono entrato in un club dove la pressione è massima, quello che mi piace. Non ho paura di queste sfide, mi carico ma sono umile. Devo crescere, come tutti gli altri”.
Il Milan su Rashford, è confermato? Hai parlato col giocatore per convincerlo? Lo farai?
“Rashford lo conosco molto bene, ho giocato con lui quando era giovane. Ora è uomo, è confermato come grande calciatore. È un giocatore del Manchester, non so se serve tanto per convincerlo, tutti vogliono giocare per il Milan. È un’operazione difficile, non abbiamo ancora parlato con lui. Vediamo se ci parliamo”.
Zlatan, ci sei piaciuto quando hai detto che sei umile…
“Sono sempre umile, quando perdo e quando vinco. Ma quando gioco sono arrogante (ride, ndr)”.
Ti aspettavi questo impatto di Conceiçao? Rimpianti per non averlo chiamato prima?
“Cercavamo una reazione, dare uno shock alla squadra con il cambio di tecnico. La squadra ha accettato il modo di lavorare di Conceiçao, è importante. Ora è importante continuare, se non si continua la Supercoppa vale meno. Era uno dei nostri obiettivi, ora è importante portare questa reazione in campionato e portare i punti che ci servono. Quando fai le scelte devi credere nelle scelte che fai. Fino a gennaio eravamo dietro alla nostra scelta, ma non c’era continuità e abbiamo fatto un cambio”.
Di cosa sei fiero da dirigente? Cosa invece non rifaresti?
“Siamo un team, ogni decisione è presa da squadra. Ognuno ha le sue responsabilità. Ogni giorno che passa per me è una nuova esperienza. Sono entrato in un club dove la pressione è massima, quello che mi piace. Non ho paura di queste sfide, mi carico ma sono umile. Devo crescere, come tutti gli altri”.
Il Milan su Rashford, è confermato? Hai parlato col giocatore per convincerlo? Lo farai?
“Rashford lo conosco molto bene, ho giocato con lui quando era giovane. Ora è uomo, è confermato come grande calciatore. È un giocatore del Manchester, non so se serve tanto per convincerlo, tutti vogliono giocare per il Milan. È un’operazione difficile, non abbiamo ancora parlato con lui. Vediamo se ci parliamo”.
Zlatan, ci sei piaciuto quando hai detto che sei umile…
“Sono sempre umile, quando perdo e quando vinco. Ma quando gioco sono arrogante (ride, ndr)”.
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