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Milan, Leao valutato almeno 120 milioni. A gennaio non si muove, a meno di offerte incredibili
Rafa Leao non vuole lasciare il Milan a gennaio, così come i rossoneri non hanno intenzione di cederlo per una cifra inferiore ai 120 milioni di euro. Questa è la situazione per l'attaccante portoghese, vero match winner della sfida di Supercoppa Italiana contro l'Inter, riempito poi da elogi da parte di Sergio Conceicao, suo nuovo allenatore. Dopo quello che era successo con Paulo Fonseca, con qualche panchina di troppo, si poteva pensare a un possibile addio qualora fosse arrivata un'offerta davvero molto importante - era stato accostato al Barcellona - ma la realtà è che appare davvero complicato iniziare una trattativa su questi termini durante il mercato di gennaio.
Lo stesso Leao non vuole andare via durante la stagione, a meno che non arrivi una proposta irrinunciabile dall'Arabia Saudita o dalla Premier. Meglio la seconda della prima, ovviamente, ma la sensazione è che almeno fino a giugno rimarrà in rossonero, per poi capire quali saranno le valutazioni del caso. D'altro canto a Milano sta bene e ha un contratto da 6,5 milioni di euro netti all'anno, più bonus.
Molto dipenderà, del resto, dalla posizione in classifica che coprirà il Milan a giugno. Leao potrebbe essere sacrificato in caso di mancato quarto posto, ma ci sono anche altre situazioni - Theo Hernandez in primis - che andrebbero valutate. Con un contratto ancora decisamente lungo, considerato che scade nel 2028, si può dormire sonni tranquilli.
Lo stesso Leao non vuole andare via durante la stagione, a meno che non arrivi una proposta irrinunciabile dall'Arabia Saudita o dalla Premier. Meglio la seconda della prima, ovviamente, ma la sensazione è che almeno fino a giugno rimarrà in rossonero, per poi capire quali saranno le valutazioni del caso. D'altro canto a Milano sta bene e ha un contratto da 6,5 milioni di euro netti all'anno, più bonus.
Molto dipenderà, del resto, dalla posizione in classifica che coprirà il Milan a giugno. Leao potrebbe essere sacrificato in caso di mancato quarto posto, ma ci sono anche altre situazioni - Theo Hernandez in primis - che andrebbero valutate. Con un contratto ancora decisamente lungo, considerato che scade nel 2028, si può dormire sonni tranquilli.
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