Quarta vittoria consecutiva in Champions League per il Milan: sofferto 2-1 alla Stella Rossa

Quarta vittoria consecutiva in Champions League per il Milan, che batte 2-1 la Stella Rossa.

Due infortuni, poi Leao la sblocca - Grande occasione per il Milan per allungare la striscia europea di successi e mettersi in posizione di sparo. Fonseca lo sa e si vede anche nelle scelte di formazione, che di fatto prevedono turnover solo sulla fascia difensiva destra, mentre sulla trequarti ecco Musah e Loftus-Cheek al posto dell'infortunato Pulisic. Il Diavolo costruisce quindi le prime azioni e arriva a calciare nello specchio difeso da Gutesa con Reijnders e Leao già nei primi minuti, ma poco dopo il quarto d'ora un brivido corre lungo la schiena dei rossoneri: Fonseca e i suoi sono salvati dalla traversa che frena il mancino del giovane talento Maksimovic. Pessime notizie per Fonseca e per l'universo rossonero scavallata la metà del primo tempo: prima si fa male il sostituto di Pulisic, Loftus-Cheek, due minuti più tardi dà forfait per problemi fisici anche Morata. Al loro posto entrano Chukwueze e Abraham, che si rende subito pericoloso appena entrato. Il ritmo però nel frattempo è crollato e non è semplice per i rossoneri ritrovare il bandolo della matassa. C'è bisogno di un lampo per interrompere la monotonia offensiva e questo arriva al 43', con una strepitosa giocata di Leao che in pochi istanti addomestica un lancio profondo di Fofana e insacca l'1-0 con un mancino sotto la traversa. Così (e con due salvataggi di Gutesa, prima su Abraham e poi su Fofana) si chiude anche il primo tempo.

Radonjic spaventa, Abraham per la vittoria - Gli stessi protagonisti che hanno concluso la frazione inaugurale del match riemergono dagli spogliatoi per la seconda parte del match. Ripartono meglio i serbi, che già nei minuti iniziali si affacciano più volte con intenzioni bellicose dalle parti di Maignan. Al 54' arriva ad Abraham il pallone buono per raddoppiare, ma il centravanti inglese calcia addosso al corpo del difensore ospite Djiga e perdona gli avversari. Momento di suspance attorno all'ora di gioco: Fofana cade su contatto con Elsnik in area, ma sia l'arbitro Gil Manzano che il VAR non vedono estremi per dare rigore. L'inerzia del secondo tempo, però, a lungo racconta di una Stella Rossa in crescita e di un Milan che si abbassa pian piano. A metà secondo tempo, la punizione per l'atteggiamento: al 67' il subentrato Radonjic, l'ex Torino, approfitta di un'ingenuità di Musah in uscita e fulmina Maignan con un mancino potente e angolato che vale l'1-1. La partita si complica, ogni minuto che passa sembra sempre più difficile che il Diavolo possa vincerla. Fonseca butta dentro anche Camarda e la vivacità del ragazzino la fa da padrona all'87', quando si butta di testa su un pallone vagante in area, costringendo Gutesa alla super risposta. Sulla ribattuta però si fionda Abraham, che fa 2-1 a tre dal novantesimo. Un colpo che taglia le gambe ai serbi e lancia il Milan alla quarta vittoria consecutiva in Champions League.

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