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Ordine: "Ma Fonseca dove vuole arrivare? Al Milan manca legame fra allenatore e squadra"
"Ma Fonseca dove vuole arrivare?". Se lo chiede Franco Ordine sulle pagine del Corriere dello Sport. Il tecnico portoghese del Milan sembra orientato a escludere Rafael Leao dalla partita fra i rossoneri e il Monza. Per l'attaccante portoghese sarebbe la terza panchina consecutiva in campionato: una strategia che, in relazione al rendimento dei rossoneri, non convince il giornalista.
"Per spiegare questa quarta puntata del caso Leao - si legge sulle pagine del quotidiano - bisognerebbe chiedere aiuto a una famosa scena di un vecchio film nel quale Totò raccontava l’incontro con uno sconosciuto che lo trattava da vecchio amico e cominciava a rifilargli una striscia di ceffoni sul viso. […]
Nessuno crede che il tecnico portoghese sia animato da particolare pregiudizio. Forse qualche precedente scomodo, nella sua carriera italiana, esiste e ci riporta ai tempi della Roma con Dzeko. Ma questa sembra proprio un’altra storia. Leao era abituato a essere il cocco di Stefano Pioli, della critica, dei tifosi che avevano negli occhi le sue magie durante lo scudetto e della società (intervenuta con lo Sporting per chiudere il contenzioso della multa da 20 milioni di euro). Dall’avvento di Fonseca è come se il mondo Milan, agli occhi di Rafa, si fosse capovolto. […]
Fonseca sembra anche riscuotere se non proprio l’appoggio pieno della società, almeno la solidarietà a distanza di Ibrahimovic. Qui viene fuori l’altro deficit del Milan attuale che ha avuto - durante l’estate scorsa - l’ostinazione di preferire un tecnico alla Fonseca a un manager alla Conte. Non c’è, nella pratica di tutti i giorni a Milanello, una figura che possa fare da legame tra allenatore e squadra"
"Per spiegare questa quarta puntata del caso Leao - si legge sulle pagine del quotidiano - bisognerebbe chiedere aiuto a una famosa scena di un vecchio film nel quale Totò raccontava l’incontro con uno sconosciuto che lo trattava da vecchio amico e cominciava a rifilargli una striscia di ceffoni sul viso. […]
Nessuno crede che il tecnico portoghese sia animato da particolare pregiudizio. Forse qualche precedente scomodo, nella sua carriera italiana, esiste e ci riporta ai tempi della Roma con Dzeko. Ma questa sembra proprio un’altra storia. Leao era abituato a essere il cocco di Stefano Pioli, della critica, dei tifosi che avevano negli occhi le sue magie durante lo scudetto e della società (intervenuta con lo Sporting per chiudere il contenzioso della multa da 20 milioni di euro). Dall’avvento di Fonseca è come se il mondo Milan, agli occhi di Rafa, si fosse capovolto. […]
Fonseca sembra anche riscuotere se non proprio l’appoggio pieno della società, almeno la solidarietà a distanza di Ibrahimovic. Qui viene fuori l’altro deficit del Milan attuale che ha avuto - durante l’estate scorsa - l’ostinazione di preferire un tecnico alla Fonseca a un manager alla Conte. Non c’è, nella pratica di tutti i giorni a Milanello, una figura che possa fare da legame tra allenatore e squadra"
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