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Non c'era bisogno che ce lo dicesse Leao
Dal ritiro del Portogallo sono arrivate alcune dichiarazioni molto importanti di Rafael Leao. L'attaccante rossonero, intervistato dai colleghi portoghese in conferenza stampa, ha dichiarato quanto segue sul rapporto con Fonseca: "Sono cose che succedono. Non ho nulla contro l'allenatore. È una questione risolta. Non mi piace stare in panchina, mi piace sempre aiutare la squadra. Le decisioni le deve prendere l'allenatore. Sia in Nazionale che al Milan, io cerco di dare sempre il massimo per aiutare la mia squadra".
Non c'era bisogno
Quello che è successo ad ottobre tra Leao e Fonseca è sotto gli occhi di tutti. O meglio: non siamo a conoscenza di discussioni o altro del genere, ma le tre panchine di fila in campionato si sono notate per bene e sono state più che una notizia. Che le cose si fossero già sistemate, però, era già evidente da una decina di giorni, grazie alla prestazione monstre di Leao al "Santiago Bernabeu" contro il Real Madrid e alla bellissima prova - senza vittoria di squadra - di Cagliari con la doppietta personale. Insomma: non c'era quasi bisogno che Leao confermasse la buona lena ritrovata con l'allenatore.
Con il Milan
Ora l'obiettivo del portoghese è proseguire sulla stessa strada, trascinando il Milan nelle zone nobili di Serie A e Champions League: "A prescindere se gioco bene o male, stare al Milan mi piace molto. Cerco di dare il massimo. Non credo che la Nazionale sia una via di fuga. Sento molta fiducia da entrambe le parti. Quando le cose non vanno bene ci sta che la gente critichi. Sono al Milan da cinque anni e mi sono abituato a quella pressione. Penso sempre avanti. Sono contento di quello che ho fatto nelle ultime 2 partite. Non penso alle gare precedenti, penso a quella successiva e ora a quelle qui in Nazionale. Nel complesso sta andando bene, certo potrebbe andare molto meglio perché voglio fare grandi cose con il Milan e con la Nazionale".
Non c'era bisogno
Quello che è successo ad ottobre tra Leao e Fonseca è sotto gli occhi di tutti. O meglio: non siamo a conoscenza di discussioni o altro del genere, ma le tre panchine di fila in campionato si sono notate per bene e sono state più che una notizia. Che le cose si fossero già sistemate, però, era già evidente da una decina di giorni, grazie alla prestazione monstre di Leao al "Santiago Bernabeu" contro il Real Madrid e alla bellissima prova - senza vittoria di squadra - di Cagliari con la doppietta personale. Insomma: non c'era quasi bisogno che Leao confermasse la buona lena ritrovata con l'allenatore.
Con il Milan
Ora l'obiettivo del portoghese è proseguire sulla stessa strada, trascinando il Milan nelle zone nobili di Serie A e Champions League: "A prescindere se gioco bene o male, stare al Milan mi piace molto. Cerco di dare il massimo. Non credo che la Nazionale sia una via di fuga. Sento molta fiducia da entrambe le parti. Quando le cose non vanno bene ci sta che la gente critichi. Sono al Milan da cinque anni e mi sono abituato a quella pressione. Penso sempre avanti. Sono contento di quello che ho fatto nelle ultime 2 partite. Non penso alle gare precedenti, penso a quella successiva e ora a quelle qui in Nazionale. Nel complesso sta andando bene, certo potrebbe andare molto meglio perché voglio fare grandi cose con il Milan e con la Nazionale".
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