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11 ottobre del 1999, un "2 da record". Bergomi saluta il calcio e diventa commentatoreTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 00:00Accadde Oggi...
di Andrea Losapio

11 ottobre del 1999, un "2 da record". Bergomi saluta il calcio e diventa commentatore

L'11 ottobre del 1999, a San Siro, non si gioca una partita di campionato. Bensì la partita di addio di Giuseppe Bergomi, lo "Zio", una bandiera dell'Inter che si ammaina dopo l'ultima presenza del maggio 1999, Inter-Bologna 3-1. Le prime due formazioni in campo sono quelle dello Scudetto del 1989, quello dei record con Trapattoni in panchina, contro la nazionale italiana del 1982, che vinse il Mundial in Spagna con Paolo Rossi sugli scudi. Poi c'è l'Inter più recente, quella arrivata seconda in campionato con Simoni (che è in panchina anche in quella gara lì) contro la Nazionale del 1999.

L'evento si chiama "Un 2 da record", organizzato da Giocondo Martorelli, suo agente, e da Paolo Buratti. Con vari invitati dello show biz come Eros Ramazzotti, Biagio Antonacci, Laura Freddi, Elenoire Casalegno, Roberto Vecchioni, Elio e le Storie Tese, Enrico Bertolino, Ivana Spagna, Gioele Dix e tanti altri. Ma anche calciatori di fama mondiale come Matthaus e Klinsmann, Rummenigge e Zenga, Paolo Maldini e Del Piero, Ronaldo e Vieri.


Bergomi poi inizierà la carriera da commentatore, anche se stava per salutare la compagnia e andare negli Stati Uniti. "Avevo un mezzo accordo per andare a New York da Donadoni, ai Metrostars, poi ci fu un problema con gli stranieri. Stavo aspettando, poi Gordon Strachan, tecnico del Coventry, venne in sede all'Inter: Sandro Mazzola mi convocò propose di andare. Si stava ritirando Ronald Nilsson, tornava in patria. Io presi tempo aspettando l'America, però saltò e si fermò tutto... Poi sono venuti a fine giugno quelli di Tele + ed è iniziata la seconda parte della mia vita. Se lo rimpiango? Sarebbe stato bello, dico la verità, è l'unico piccolo rimpianto ma si è aperta una strada che sto cercando di onorare al meglio da tempo".