Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / Serie A
Sabatini: "Napoli la vera anti Inter, Juve indietro. Milan? Non è Fonseca il problema"TUTTO mercato WEB
© foto di TuttoSalernitana.com
Oggi alle 11:53Serie A
di Ivan Cardia

Sabatini: "Napoli la vera anti Inter, Juve indietro. Milan? Non è Fonseca il problema"

L'Inter resta la grande favorita alla vittoria dello scudetto, ma è il Napoli la rivale più credibile. È questo il pensiero di Walter Sabatini, intervistato da La Gazzetta dello Sport: "Il Napoli gioca un calcio euforico, divertente e remunerativo, segna tanto. Sta crescendo Lukaku. Quella di Conte è stata un’ottima scelta da parte di De Laurentiis: il sangue gli ribolle nelle vene e lo trasmette. Riesce a comunicare in maniera ferocemente positivo e i giocatori lo seguono".

Conte è approdato a Napoli, mentre la Juventus ha puntato su Thiago Motta: "Conte non penso avrebbe avuto lo stesso impatto a Torino - prosegue Sabatini - Giuntoli ha scelto un allenatore che a Bologna ha mostrato un calcio bellissimo e concreto. La Juve non potrà finire fuori dalle prime quattro, magari lotterà anche per il titolo anche se per ora è indietro a Inter e Napoli".



Dell'Inter si è detto, di Simone Inzaghi Sabatini parla così: "Ogni anno aggiunge qualcosa, non si ferma. Si aggiorna". Nel corso della chiacchierata con il quotidiano, c'è anche il tema Milan: "Non è Fonseca il problema, sa far giocare la squadra. Con episodi come a Firenze (i due rigori 'scippati' dai compagni a Pulisic e poi sbagliati, ndr) l'allenatore perde potere perché c'è confusione in campo".