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Belgio, Tedesco: "Non vedo l'ora di sfidare l'Italia. Tutto è partito da 'Ranissimo'"
In una intervista concessa al Corriere dello Sport, il ct del Belgio Domenico Tedesco ha parlato così della prossima sfida contro l'Italia: "Per me è una partita davvero speciale, non vedo l’ora che arrivi. Dire altrimenti significherebbe dire una bugia, sono nato in Italia e continuo ad avere la famiglia lì. Quando poi sono cresciuto in Germania, c’era uno spettacolo televisivo domenicale chiamato “Ranissimo” che mostrava il calcio italiano. Io attendevo sempre, ogni settimana, quel momento".
Che gara sarà?
"Sarà una partita difficile contro una delle migliori nazionali d’Europa. L’Italia sta capitanando il gruppo con due vittorie in due partite, di cui una contro la Francia a Parigi. Penso che questo dica tutto sulla possibilità di qualificarsi. Dovremo giocare al nostro meglio".
Se potesse togliere qualcosa all'Italia, cosa sarebbe?
Ride. "Non è una domanda facile. Io amo la mia squadra e i miei giocatori, sono orgoglioso di essere il commissario tecnico del Belgio. Però posso dire che ho un grande rispetto per Luciano Spalletti, un tecnico straordinario con esperienza e con un ottimo palmares. Abbiamo già parlato con lui delle qualità delle nostre nazionali, ma l’Italia è una squadra organizzata, con disciplina tattica. Per vincere devi fare molte cose giuste".
Parliamo del Belgio: la sua generazione d’oro può raggiungere qualcosa nel 2026?
"Abbiamo incominciato a cambiare un anno e mezzo fa. Stiamo provando a dare continuità, abbiamo tantissimi talenti che possono avere una grande carriera. Siamo in un processo di miglioramento, questo significa che non tutto possa funzionare nella stessa maniera e ci possono essere alcune fluttuazioni nel rendimento. È assolutamente normale, ma in ogni caso sono felice di allenare questa nazionale, così giovane".
Che gara sarà?
"Sarà una partita difficile contro una delle migliori nazionali d’Europa. L’Italia sta capitanando il gruppo con due vittorie in due partite, di cui una contro la Francia a Parigi. Penso che questo dica tutto sulla possibilità di qualificarsi. Dovremo giocare al nostro meglio".
Se potesse togliere qualcosa all'Italia, cosa sarebbe?
Ride. "Non è una domanda facile. Io amo la mia squadra e i miei giocatori, sono orgoglioso di essere il commissario tecnico del Belgio. Però posso dire che ho un grande rispetto per Luciano Spalletti, un tecnico straordinario con esperienza e con un ottimo palmares. Abbiamo già parlato con lui delle qualità delle nostre nazionali, ma l’Italia è una squadra organizzata, con disciplina tattica. Per vincere devi fare molte cose giuste".
Parliamo del Belgio: la sua generazione d’oro può raggiungere qualcosa nel 2026?
"Abbiamo incominciato a cambiare un anno e mezzo fa. Stiamo provando a dare continuità, abbiamo tantissimi talenti che possono avere una grande carriera. Siamo in un processo di miglioramento, questo significa che non tutto possa funzionare nella stessa maniera e ci possono essere alcune fluttuazioni nel rendimento. È assolutamente normale, ma in ogni caso sono felice di allenare questa nazionale, così giovane".
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