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Tassotti: "Milan, non far giocare Leao è da masochisti. Che difendano gli altri..."
In casa Milan la situazione e la gestione di Rafa Leao continua a far discutere. Ne ha parlato, alla Gazzetta dello Sport, l'ex rossonero Mauro Tassotti: "Il Milan non può fare a meno di lui, è un giocatore troppo importante per la squadra. Non conosco la situazione da dentro ma se sono panchine
punitive è un conto, se Leao resta fuori per scelta tecnica allora c’è qualcosa di sbagliato".
Tassotti, non crede alle panchine “motivazionali”?
"Se hai un grande calciatore in rosa devi metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio. A volte ci sta il turnover per spronarlo, ma senza arrivare al masochismo".
Si aspettava di rivederlo in campo a Monza?
"A dire il vero me lo sarei aspettato anche contro il Napoli. Avrebbe certamente creato pericoli a sinistra, e magari poteva essere chiesto un sacrificio in più in copertura a qualcun altro. C’è Morata che già corre come un disperato. Contro il Napoli Leao ha sempre fatto grandi partite, e se sta bene bisogna tenerlo in campo il più possibile. Se non sta bene è un altro discorso. Ma il più forte della squadra, se può, deve giocare".
Va bene anche a mezzo servizio, cioè dedito alla fase offensiva senza pensare alla difesa?
"L’allenatore deve recuperarlo a pieno. Da qui a fine stagione deve passare il tempo in campo e non in panchina. Poi le caratteristiche sono caratteristiche, non
vedremo mai Leao ammazzarsi in scivolate difensive. I comportamenti sono un’altra cosa ed è giusto che Rafa abbia l’atteggiamento giusto. Ma non è e non sarà mai un giocatore generoso, è una questione di indole. Morata lo è e lo è sempre stato, lui no. Ci sono giocatori, spesso con quelle stesse caratteristiche, che hanno un atteggiamento un po’ così. Mi viene in mente Cassano, uno a cui devi stare addosso (Tassotti lo ha incontrato in rossonero da vice di Allegri, ndr)".
punitive è un conto, se Leao resta fuori per scelta tecnica allora c’è qualcosa di sbagliato".
Tassotti, non crede alle panchine “motivazionali”?
"Se hai un grande calciatore in rosa devi metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio. A volte ci sta il turnover per spronarlo, ma senza arrivare al masochismo".
Si aspettava di rivederlo in campo a Monza?
"A dire il vero me lo sarei aspettato anche contro il Napoli. Avrebbe certamente creato pericoli a sinistra, e magari poteva essere chiesto un sacrificio in più in copertura a qualcun altro. C’è Morata che già corre come un disperato. Contro il Napoli Leao ha sempre fatto grandi partite, e se sta bene bisogna tenerlo in campo il più possibile. Se non sta bene è un altro discorso. Ma il più forte della squadra, se può, deve giocare".
Va bene anche a mezzo servizio, cioè dedito alla fase offensiva senza pensare alla difesa?
"L’allenatore deve recuperarlo a pieno. Da qui a fine stagione deve passare il tempo in campo e non in panchina. Poi le caratteristiche sono caratteristiche, non
vedremo mai Leao ammazzarsi in scivolate difensive. I comportamenti sono un’altra cosa ed è giusto che Rafa abbia l’atteggiamento giusto. Ma non è e non sarà mai un giocatore generoso, è una questione di indole. Morata lo è e lo è sempre stato, lui no. Ci sono giocatori, spesso con quelle stesse caratteristiche, che hanno un atteggiamento un po’ così. Mi viene in mente Cassano, uno a cui devi stare addosso (Tassotti lo ha incontrato in rossonero da vice di Allegri, ndr)".
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