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A me manca Ronaldinho… Non uccidiamo la fantasia, salviamo il calcio!TUTTO mercato WEB
Oggi alle 06:00L'Angolo di Calcio2000
di Fabrizio Ponciroli

A me manca Ronaldinho… Non uccidiamo la fantasia, salviamo il calcio!

Non ne posso più. Ormai, per giocare a certi livelli, bisogna essere dei superuomini. Guardo moltissime partite e mi chiedo dove sia finito il talento, quello reale, sincero, magico… Ho la sensazione (non solo io) che due componenti stiano uccidendo la fantasia: fisicità imperante e tattica esasperante. La maggior parte dei giocatori ha un fisico scolpito e sa esattamente quello che deve fare in campo. Ripete, infinite volte, ciò che deve fare in partita in allenamenti in cui si dà sempre più spazio alla tattica a discapito della tecnica. Che sia chiaro, il livello medio qualitativo del giocatore di oggi è molto alto ma, cari miei, mi manca Ronaldinho…
Mentre perdevo tempo sui social, mi sono imbattuto in una clip con le migliori giocate di Ronaldinho in maglia Barcellona. Ho rivisto la clip più volte, rapito dall’infinita classe del brasiliano. Parliamo di circa 20 anni fa (quindi non moltissimi), eppure quella magia io non la vedo più sui campi di calcio di oggi. O meglio, ogni tanto c’è qualche sprazzo di puro talento che si materializza in qualche giocatore ma si tratta di momenti rari e di casi isolati. La fantasia è quasi spartita dal calcio e questo fa male per chi, come il sottoscritto, si è innamorato di questo gioco per le giocate “di pura classe” e non per moduli, pressing, resistenza fisica e via dicendo…
Ovviamente, un po’ di colpe le ho pure io. Quando vedo un giocatore tentare un dribbling e perdere palla, ecco che mi arrabbio, arrivando anche ad apostrofare pesantemente il malcapitato di turno. Probabilmente mi sono scordato che Ronaldinho, per realizzare le magie ammirate nella clip, ha sbagliato tante ma tante volte in campo. Vogliamo troppo? Assolutamente sì e, soprattutto, crediamo che l’errore non sia possibile “perché quelli giocano in Serie A”… Basta che Vlahovic sbaglia un gol davanti alla porta e partono gli insulti… tanto per fare un esempio calzante…
I giocatori, anche quelli di talento, rischiano meno la giocata perché sanno che, dovessero sbagliare, il pubblico arriccerebbe il naso. Meglio svolgere il proprio compitino senza sbavature, così da non finire beccati dai tifosi. Ma così non va bene!!! Così uccidiamo il calcio. Perché continuiamo a pensare ai campionissimi del passato? Non c’è giorno che fuoriclasse come Diego Armando Maradona, Michel Platini, Roby Baggio, Ronaldo Il Fenomeno, Francesco Totti, Alex Del Piero e tantissimi altri non vengano citati… Ci mancano moltissimo perché loro erano liberi di essere fantasiosi in campo. Ecco perché mi sono soffermato così tanto a rivedere, in loop, le giocate di Ronaldinho. Lui era uno di quelli in cui la magia scorreva rigogliosa nelle vene. Ve lo ricordate ai tempi del Barcellona? Asciutto, scattante e con la poesia nei piedi. Date un occhio ad una sua clip e vi sentirete poveri di fantasia… Non me ne voglia nessuno ma mi sembra che i fenomeni di adesso, da Mbappé a Bellingham, hanno altri talenti ma non la giusta dose di fantasia. Non è colpa loro ma dell’evoluzione del gioco che ci ha portato a godere di altro…