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Milan, Ibrahimovic è il nuovo Maldini? Però non ha pieni poteri come l'ex dt
Zlatan Ibrahimovic non è una baby sitter. Ci ha pensato a spiegarlo lui stesso, in una lunga intervista a The Athletic. "Ho voce in capitolo sotto molti aspetti per portare risultati e aumentare il valore, il tutto con l'ambizione di vincere. Non sono una babysitter, i miei giocatori sono adulti e devono assumersi le responsabilità. Devono dare il 200% anche quando non ci sono".
In un certo periodo dello scorso anno Pioli sembrava quasi commissariato. Già da settembre, o quasi, cioè nel momento della visita dello svedese a Milanello, che era stata accompagnata da un sacco di voci. Anche il timing non era stato dei migliori, perché era arrivato dopo la manita subita nel derby d'andata contro l'Inter che ha sancito una differenza tranciante fra le due squadre, rimasta poi fino a fine campionato, senza mai possibilità di avvicinare la vetta. A dicembre poi era arrivata l'ufficialità di un Ibra come nuovo consulente, messo però lì dalla società perché poteva collaborare con tutte le aree sportive.
Di fatto Ibrahimovic è un factotum, è un modo per mantenere l'ordine e probabilmente avere uno sguardo terzo, oltre a quello del direttore tecnico, sull'aspetto sportivo. Eppure nell'organigramma non c'è Ibra che, però, ha portato Jovan Kirovski come direttore tecnico per il Milan Futuro. Insomma, Ibra ha un peso specifico notevole che forse travalica anche quello dell'allenatore, Fonseca, e del club. Un po' come Maldini appena prima di essere esonerato dal ruolo in seguito a una stagione comunque discreta, senza però avere poteri illimitati.
In un certo periodo dello scorso anno Pioli sembrava quasi commissariato. Già da settembre, o quasi, cioè nel momento della visita dello svedese a Milanello, che era stata accompagnata da un sacco di voci. Anche il timing non era stato dei migliori, perché era arrivato dopo la manita subita nel derby d'andata contro l'Inter che ha sancito una differenza tranciante fra le due squadre, rimasta poi fino a fine campionato, senza mai possibilità di avvicinare la vetta. A dicembre poi era arrivata l'ufficialità di un Ibra come nuovo consulente, messo però lì dalla società perché poteva collaborare con tutte le aree sportive.
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