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Luka Jovic può essere un caso? Ma il serbo non vuole salutare il Milan (per ora)
Luka Jovic incomincia a essere un caso. Perché prima c'è stato il rinnovo da parte del Milan, nonostante il mancato riscatto alle precedenti condizioni ma solo utilizzando una clausola che ha fatto slittare la scadenza al 30 giugno del 2025. Ora invece è finito sul mercato, nonostante un'ottima media gol: uno ogni 138 minuti, non male per chi era considerato la terza scelta dietro Giroud e Okafor. Di fatto era diventato più di un'alternativa, soprattutto in inverno, ed è anche su quell'onda che è arrivata la permanenza in rossonero, considerata da molti come una chimera per certe cifre.
Ora Jovic finisce sul mercato, controvoglia. Perché la sua intenzione è quella di non volere salutare il rossonero, tutt'altro, lottare per cercare di avere un posto. Cosa non facile con Morata come primo nome per l'attacco, soprattutto perché arriverà comunque un altro centravanti di pedigree. E poi attenzione alle spalle, perché Camarda è pur sempre un'opzione, ancora più esotica per una questione anagrafica. A sedici anni si può esplodere e diventare i nuovi Lamine Yamal, se hai spazio e tempo (e qualità, ça va sans dire) per farlo.
Jovic non ha fatto per nulla male al Milan, ma non ha più quella nomea per essere un titolare e, forse, nemmeno per diventare una prossima plusvalenza. In un calcio liquido, dove ogni pedina di fatto può diventare un asset, ecco che i rossoneri devono fare scelte, anche impopolari. Certo, magari prolungare il contratto poco tempo fa è stata una mossa avventata.
Ora Jovic finisce sul mercato, controvoglia. Perché la sua intenzione è quella di non volere salutare il rossonero, tutt'altro, lottare per cercare di avere un posto. Cosa non facile con Morata come primo nome per l'attacco, soprattutto perché arriverà comunque un altro centravanti di pedigree. E poi attenzione alle spalle, perché Camarda è pur sempre un'opzione, ancora più esotica per una questione anagrafica. A sedici anni si può esplodere e diventare i nuovi Lamine Yamal, se hai spazio e tempo (e qualità, ça va sans dire) per farlo.
Jovic non ha fatto per nulla male al Milan, ma non ha più quella nomea per essere un titolare e, forse, nemmeno per diventare una prossima plusvalenza. In un calcio liquido, dove ogni pedina di fatto può diventare un asset, ecco che i rossoneri devono fare scelte, anche impopolari. Certo, magari prolungare il contratto poco tempo fa è stata una mossa avventata.
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