Koopmeiners è l'esatta fotografia della Juventus di Thiago Motta

Doveva essere il volto della Juventus di Thiago Motta e, almeno finora, lo è. Perché Koopmeiners incarna perfettamente i primi mesi di reggenza. Grande speranza, voglia matta di determinare, ma senza fare quella differenza che serve per prendersi il primato. Molto, come succede a determinati calciatori, è dato dal costo. 54,7 milioni di euro più 6 di bonus, totale 60,7, il più costoso. Più di Douglas Luiz - che però ha permesso plusvalenze - dietro solamente a Vlahovic e Cristiano Ronaldo nel recente passato. Quindi gli zero gol continuano a fare discutere, anche se il modulo è diverso, il modo di giocare anche, l'idea è quella del primo non prenderle.

Ed è questo il grande equivoco che sta attraversando Koop. Perché a Bergamo faceva sì il trequartista, ma spesso con due punte. Qui invece è più abituato a galleggiare solo sulla trequarti, con altri tre, avendo compiti difensivi. Un conto è inserirsi da dietro, un altro è essere marcato proprio dal mediano aversario. Soprattutto nella Juve, abituata a comandare il gioco e costretta per censo ad aprire l'ostrica. Koopmeiners è da aspettare, per tutto quanto visto nella scorsa stagione. Purtroppo, però, al momento è l'esatta fotografia di quanto successo nella reggenza Motta.

Ieri, premiato al gran galà del calcio, Koopmeiners ha parlato così delle differenze fra l'Atalanta e la Juventus. "È un modo diverso, ma è normale, perché è un altro club, gioco in un'altra squadra, abbiamo avuto tanti giocatori nuovi in estate, non solo io, ma penso altri otto-nove, e dobbiamo crescere come gruppo,con la società. Come ho detto, siamo sulla strada giusta, gioco un po' diversamente rispetto a come giocavo all'Atalanta, ma è normale, non sono preoccupato, ho fiducia nelle mie capacità e nelle capacità della nostra squadra e questo è molto importante".