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È un momento delicato per il calcio italiano… da sempre. L'allineamento astrale favorirà una svolta?TUTTO mercato WEB
ieri alle 00:00Il Punto
di Ivan Cardia
per Tuttoc.com

È un momento delicato per il calcio italiano… da sempre. L'allineamento astrale favorirà una svolta?

"È un momento delicato per il calcio italiano". Negli ultimi giorni, in tempi di campagne e risultati elettorali all'interno del mondo del pallone, abbiamo sentito (o ripetuto) più volte questa frase. È un momento delicato, da sempre. Il periodo torna buono in qualsiasi fase: se non andiamo ai mondiali o non ci sono soldi, se i mondiali li vinciamo e però siamo reduci da uno scandalo, se arriviamo in finale di Champions ma non la vinciamo, se vinciamo la Champions ma ci sono polemiche arbitrali. È sempre un momento delicato per il calcio italiano, almeno da quando il sottoscritto ha memoria. Ma immagino anche da prima.

È un momento delicato, ma c'è anche un allineamento astrale. Lo ha detto a Repubblica il nuovo presidente di Serie A, Ezio Maria Simonelli. Ha fatto il quadro ed effettivamente è così: la sua elezione, contestata strepitando ma senza grandi successi dalla fazione lotitiana, chiude il cerchio che dovrebbe portare alla rielezione di Gabriele Gravina ai vertici della Figc. Nella soddisfazione generale, con qualche mal di pancia generico. È una congiunzione astrale effettiva ed effettivamente rara per il nostro calcio, nella quale tutte le componenti sono - o sembrano - finalmente andare d'amore e d'accordo. Chissà se ci trascinerà fuori dal momento delicato, sarebbe pure l'ora.

In Serie C, per guardare ai fatti nostri, è un momento delicato - davvero - per i tifosi e soprattutto i tesserati di alcune squadre, Turris e Taranto su tutte. Tocca, però, ripetere quanto scritto la settimana scorsa: le crisi sono fisiologiche alla struttura del nostro calcio, specie ai livelli inferiori. L'idea di abbandonare tout court la dimensione del pallone come una questione di cortile o di quartiere, per farne un business vero e proprio, è tanto bella quanto irrealistica, almeno fino in fondo. Si tratta di trovare accorgimenti e anche imponimenti, piccoli e grandi. È quello, si è scritto più volte di recente quindi non conviene star lì a ripetersi in continuazione, che in parte sta provando a fare la Lega Pro. È un piccolo laboratorio, per carità non sempre felice, al quale ogni tanto si dovrebbe guardare non soltanto per i suoi problemi ma anche per le sue idee. O quanto meno i suoi tentativi. Magari aiutarla: Marotta ha ricordato che la Serie A in anni recenti è stata maltrattata. La C, figuriamoci.