
Milan, terza di fila con la difesa a tre. Abraham guiderà l'attacco rossonero
Sergio Conceiçao ha deciso di proseguire per la strada intrapresa da un paio di settimane: avanti con il 3-4-3 anche questa sera nel derby contro l'Inter, valido per la semifinale di ritorno di Coppa Italia. Per la terza volta di fila dopo Udinese e Atalanta, il Milan giocherà quindi con la difesa a tre. Anche la formazione iniziale sarà praticamente la stessa delle ultime due partite, con una sola novità, cioè Tammy Abraham al posto di Luka Jovic al centro del tridente milanista.
AVANTI CON IL NUOVO MODULO - Lo riferisce stamattina La Gazzetta dello Sport che spiega che Conceiçao è convinto di aver trovato il vestito giusto per la sua squadra e per questo andrà avanti con il sistema di gioco che ha fatto benissimo contro l'Udinese e un po' meno bene tre giorni fa nella sconfitta casalinga contro l'Atalanta. Per diverso tempo si è parlato di equilibrio in casa rossonera e ora, anche se con colpevole ritardo, sembra essere stato finalmente trovato con questo nuovo modulo che permette al Milan di essere più compatto e solido in difesa. A farne le spese, come si è visto contro i bergamaschi, è ovviamente la fase offensiva che è più lenta e prevedibile e per questo diventano ancora più importanti i singoli, in particolare Rafael Leao e Christian Pulisic che con la loro qualità devono cambiare marcia alla manovra milanista.
IL RUOLO DEGLI ESTERNI - Un ruolo fondamentale lo avranno poi gli esterni che saranno ancora una volta Alex Jimenez a destra e Theo Hernandez a sinistra: in fase di non possesso dovranno arretrare per formare la linea a cinque con i tre difensori, ma quando avranno l'opportunità dovranno spingersi in avanti e attaccare Darmian e Dimarco, costringendoli a loro volta a difendere. Le chiavi del centrocampo rossonero saranno invece ancora una volta nelle mani di Tijjani Reijnders, una delle poche note positive della stagione milanista. Con lui ci sarà Youssouf Fofana, che avrà il compito di essere il muro davanti alla difesa e non lasciare mai troppo soli i tre centrali difensivi, cioè Fikayo Tomori, Matteo Gabbia e Strahinja Pavlovic.







