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Le varie fasi della stagione di Fofana: ora il francese sembra calzare a pennello per il nuovo sistema di ConceiçaoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 13 aprile 2025, 20:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio
per Milannews.it

Le varie fasi della stagione di Fofana: ora il francese sembra calzare a pennello per il nuovo sistema di Conceiçao

La prima stagione rossonera di Fofana è stata decisamente particolare. Arrivato a fine agosto dopo un'estate di tira e molla col Monaco (con Fonseca che in Fonseca spiazza tutti post Milan-Torino col suo: "Il mediano è Fofana, lo sanno tutti), ci ha messo qualche partita prima di trovare una titolarità che non ha mai lasciato.

Dall'addio di Kessie è stato il giocatore che più si è avvicinato all'ivoriano per modo di interpretare il ruolo, sebbene le caratteristiche siano comunque diverse. Il francese, che al Monaco aveva compiti decisamente più offensivi, per il Milan si è reinventato mediano di posizione nel cuore del centrocampo di Fonseca: tanta propensione a correre all'indietro e recuperare palloni, ma anche una spiccata capacità nel trovare il compagno sia tra le linee e sia sullo scatto in profondità. Nella prima parte di stagione infatti ha fornito più di un assist vincente a Rafa Leao, che ha beneficiato della capacità di Youssouf di andare in verticale in una squadra che troppo spesso opta per il passaggio sui piedi.

Con l'arrivo di Conceiçao è poi coincisa una flessione fisica che ha condizionato le prestazioni del centrocampista, calate come tutta la squadra in quello che doveva essere il momento clou della stagione: Milan fuori dalla Champions League e spettatore nella lotta per un piazzamento nella top 4 in campionato. Da qui in poi il tecnico portoghese, dopo un'infinità di partite da titolare consecutive, ha lasciato Fofana in panchina preferendogli prima Musah e poi Bondo.

Un periodo di tempo che è servito a due cose: in primis, a capire che Musah in questo momento non può giocare nei due di centrocampo e che Bondo, seppur molto interessante e intraprendente, ha diversi aspetti del suo gioco da migliorare e sgrezzare. La seconda è che effettivamente Youssouf aveva bisogno di un periodo meno intenso per ritrovare smalto e lucidità. Ad Udine infatti Conceiçao l'ha scelto in un centrocampo a due con Reijnders solo apparentemente scoperto. Apparentemente perché i due centrocampisti hanno dato grande disponibilità per la fase difensiva e la difesa a tre ha permesso ai centrali, a turno, di salire fino a metà campo per andare ad aggredire gli avversari e formare così una specie di linea a tre (più i due esterni).

L'ex Monaco è entrato nel tabellino recuperando il pallone in zona pericolosa, conducendo e fornendo poi a Leao l'assist per il gol che ha sbloccato la partita. Una giocata, quella del recupero alto che poi porta ad un tiro in porta, che ha ricordato il Milan di un paio di stagioni fa, quando i rossoneri erano i primi della classe in questo tipo di situazione. Ovviamente non è tutto ascrivibile alle giocate di un singolo ed è giusto dare importanza anche al sistema di gioco e all'organizzazione in campo che permette un certo tipo di scalate in avanti senza che poi si creino voragini.

Certo, l'avversario era modesto ed una rondine non può fare primavera. Ma se Conceiçao continuerà su questa strada ha trovato sicuramente in Fofana un interprete su cui fare assoluto affidamento.