
Nuovo ds e allenatore: la svolta italiana del Milan. E cosa farà Ibra?
Un nuovo direttore sportivo italiano, un nuovo allenatore sempre italiano e un Zlatan Ibrahimovic con un nuovo ruolo: sarà questo il futuro del Milan? Lo riferisce stamattina La Gazzetta dello Sport che da una parte parla dello strano momento del dirigente svedese che non si vede da tre settimane a Milanello, mentre dall'altra spiega che il nuovo ds e il nuovo tecnico, nei piani del Diavolo, saranno italiani e non stranieri.
IL CASO IBRA - Nemmeno ieri Ibrahimovic si è presentato a Milanello per vedere la squadra e starle vicino a pochi giorni dall'importante trasferta sul campo del Napoli che potrebbe essere l'ultima chiamata per il Milan per sperare ancora in un posto in Champions League. Lo svedese ha sofferto di una brutta influenza, ma sembra chiaro che all’interno del club gli equilibri a livello dirigenziale siano cambiati dopo il famoso viaggio dell'amministratore delegato Giorgio Furlani a New York per incontrare Gerry Cardinale, numero uno di RedBird e proprietario della società di via Aldo Rossi. Non a caso è proprio l'ad milanista per esempio che ora sta portando avanti i colloqui per il ruolo di nuovo direttore sportivo. Vedremo se oggi Ibra tornerà a varcare i cancelli di Milanello e se domenica sera sarà a Napoli per la partita.
SVOLTA ITALIANA - A proposito del nuovo ds, figura che manca da tempo nel Milan, in via Aldo Rossi hanno tracciato una strada ben chiara e precisa: sarà un italiano o comunque una figura con diverse stagioni di militanza in Serie A e che dunque conosce molto bene il calcio italiano. Ecco perchè al momento i nomi più caldi sono quelli di Paratici, Tare e D’Amico. E, dopo due tecnici stranieri, sarà italiano anche l'allenatore, che dovrà avere anche una certa esperienza e un passato vincente alle spalle. Non sarà quindi una scommessa e dovrà portare tante certezze a Milanello dopo una stagione piuttosto deludente.







