
Biasin sulla corsa Champions: "Prima vedeva due sole iscritti e ora ne vede addirittura sei"
Nel corso del consueto appuntamento con il suo editoriale per TMW, il collega Fabrizio Biasin ha commentato l'ultima giornata di campionato, soffermandosi non solo sulla corsa allo scudetto, ma anche su quella alla Champions League, che ha visto a sorpresa rientrarvi anche il Milan grazie alle vittorie, di carattere e voglia, su Lecce (2-3) e Como (2-1). Questo il suo pensiero:
"A tal proposito fa specie la corsa al quarto posto Champions che prima vedeva due sole iscritte (Juve e Lazio) e ora ne vede addirittura sei. Tra queste, il Bologna impressionante di Italiano e Sartori. Italiano e Sartori sono la parte “visibile” (più Italiano che Sartori) di una struttura che funziona, ovvero una proprietà straniera che ha saggiamente capito come si fa calcio in Italia: con i manager italiani (possibilmente quelli bravi)".
Biasin ha poi dedicato uno spazio del suo editoriale anche per lo sfogo post partita contro il Milan di Cesc Fabregas (LEGGI QUI), scrivendo: "Il Como ha perso con il Milan e si sono moltiplicati gli spernacchiatori: “Fabregas ha gli stessi punti del Verona, altro che grande calcio”. Ci permettiamo di essere diretti: chi pensa a codesta maniera ragiona come un australopiteco. Ai tempi del calcio degli australopitechi certi ragionamenti avevano grande senso, oggi no. Il Verona sta facendo benissimo per quel che può fare e, infatti (grattarsi dalle parti del Bentegodi) è probabile che arrivi la salvezza. Questo non significa che Fabregas non abbia meriti che solo un cieco non riesce a vedere. I punti raccolti sono meno rispetto al gioco espresso, ma la valorizzazione dei giocatori è clamorosa e il dato di fatto è che anche il Como (grattarsi in riva al Lario) si salverà. A quel punto il progetto crescerà ulteriormente - non è certo ma noialtri scommettiamo volentieri - e a quel punto vedremo se gli australopitechi andranno in giro brandendo la mazza o torneranno silenti nelle caverne".







