Tre giorni prima sul mercato, oggi titolari: il riscatto di Tomori e Pavlovic
Gli ultimi, folli, giorni del calciomercato rossonero non hanno regalato solamente dei rinforzi in ruoli di bisogno alla squadra allenata da Sergio Conceicao ma si sono rivelati anche delle sliding doors non indifferenti per alcuni giocatori: alcuni che si pensava potessero rimanere almeno fino a fine stagione prima di salutarli - vedi Morata, Calabria o Bennacer - hanno definitivamente chiuso con il mondo rossonero; altri che sono sembrati sul piede di partenza tutto il mese, sono rimasti e oggi sono titolari. Gli esempi lampanti di quest'ultima categoria si chiamano Fikayo Tomori e Strahinja Pavlovic.
Tre giorni prima sul mercato
Ieri il Milan ha battuto la Roma nei quarti di finale di Coppa Italia per 3-1 a San Siro. Tra i migliori in campo, nonostante l'equilibrio generale della squadra sia ancora molto lontano dalla perfezione, sono stati i due centrali, Tomori e Pavlovic. Se si riavvolge il nastro di tre giorni, arrivando al derby contro l'Inter, la risposta è la medesima: tra i migliori in campo ci sono stati l'inglese e il serbo. E pensare che quella domenica si sono svegliati, specialmente l'ex Chelsea, con la totale incertezza sul proprio futuro. A 48 ore dalla fine del mercato non sapevano ancora se sarebbero rimasti a Milanello: Tomori ha rifiutato il Tottenham e altre sirene inglese, dopo aver chiuso la porta anche alla Juventus nel corso di tutto il mese; Pavlovic ha declinato le offerte turche. E alla fine, per il momento, stanno avendo ragione loro.
Coppia (ri)trovata
Dopo tanto peregrinare, finalmente sembra che la coppia difensiva del Milan sia stata trovata: contro Inter e Roma, i due centrali hanno offerto prestazioni davvero ottime e puntuali. Possiamo dire che oltre a essere stata trovata, la coppia è stata anche ri-trovata. Un Tomori a questo livello e con questa soglia dell'attenzione non si vedeva probabilmente dalle prime partite della stagione post Scudetto: deciso, preciso e pulito negli interventi, sempre incollato al suo diretto avversario. Sarà la grande voglia di rimanere al Milan o il fatto di essere stato messo in discussione ad averlo motivato. Lo stesso discorso, anche se con un background diverso, vale per Pavlovic: anche lui ha spinto per rimanere e nonostante abbia giocato poco, quando c'è stato bisogno è entrato in campo con una mentalità invidiabile. Al momento non ci sono tanti giocatori in rosa che possano vantare il suo atteggiamento: al giocatore impreciso e confusionario, ha fatto posto un difensore magari non appariscente nello stile ma tremendamente efficace. Ora, sono state solamente due partite e questi due calciatori, così come tutta la squadra, ne hanno di strada da percorrere ma sicuramente averli visti a questi livelli può far solo bene, soprattutto alla testa che nello sport di oggi è un fattore di primaria importanza.