A che punto siamo con Conceicao. Una domanda rimane. Fofana come Stachanov: BONDO, il nome per il centrocampo. Serve Rashford?
Successo pesante come un film di Fassbinder.
Il primo pensiero, dopo il primo tempo, è stato però lo stesso per molti allo stadio Sinigaglia: "Forse Conceicao deve aggiornare le sue statistiche riguardanti il primo tempo più brutto della sua carriera”. Il Milan, nei primi quarantacinque minuti, non ha sofferto molto ma ha creato solo una occasione pericolosa con Reijnders, giocando a ritmi molto, molto sincopati. Un leone addormentato, che, come tutti i leoni che riposano sotto un baobab, quando vengono attaccati e morsi, si alzano ruggendo e cercando la preda. È successo a Como dopo il gol dei padroni di casa. I rossoneri hanno cambiato atteggiamento, mostrando finalmente più ferocia e aggressività. In torsione scopadea, Theo ha messo la palla all’incrocio dei pali. Poi il suo compagno del diciannovesimo Scudetto, Leao, il migliore in campo, ha sfruttato un passaggio di Abraham, spesso sottovalutato, ma geniale come Kurt Goedel, il teorico dell’incompletezza, per battere con un tocco di velluto il portiere comasco.
Vittoria preziosa come un carre’ di Thierry Hermes.
I tifosi si domandano intanto quanto abbia inciso Sergio Conceicao sul Milan dal suo arrivo. Fino ad ora, sotto l’aspetto della mentalità, progressi si sono notati, ma sul piano del gioco, poco. Con molte scusanti però. L’allenatore portoghese sta lavorando da sole due settimane, ma più impegnato a preparare le partite che a insegnare nuove concezioni tattiche o a spiegare le basi del suo gioco, aggressivo e asfissiante. Da qualche suo accenno, pare inoltre che non sia soddisfatto della condizione atletica della squadra. Servirà ancora tempo per cominciare a vedere chiari progressi, anche se a qualcuno rimane però il dubbio se abbia, in rosa, i giocatori adatti per esaudire i suoi desideri tattici e tecnici.
Chiudiamo queste brevi righe dallo stadio di Como con un accenno di mercato.
È necessario innanzitutto trovare un giocatore che possa permettere a Fofana di non diventare come Stachanov, il mitico operaio della Unione Sovietica, che, il 31 agosto 1935, raccolse 102 tonnellate di carbone in 5 ore e 45 minuti. Il francese ha bisogno di riposare qualche partita. Candidato più autorevole sembra Warren Bondo del Monza, ideale per attitudini e funzionalità. Su Rashford questo il mio pensiero. Con il suo arrivo certamente migliorerebbe la caratura della rosa, ma non risolverebbe il problema dell’attaccante centrale. L’inglese ha caratteristiche troppo simili a Leao, ma IO MI TENGO LEAO. Quindi mi auguro che i dirigenti del Milan possano trovare figure più vicine alle vere necessità della manovra offensiva, anche se Camarda, pur ancora acerbo, mi piace sempre di più. Come Jimenez, sulla strada di diventare un grande, grandissimo giocatore.