C'è una cosa molto pesante che ho pensato a San Siro. E le conseguenze sarebbero gravissime
Tutto quello che sta succedendo al e nel Milan negli ultimi mesi è molto grave. Ieri se ne è avuta l'apoteosi in negativo: festa dei 125 anni del club quando già non c'era niente da festeggiare, partita di una noia mortale finita 0-0 con la squadra all'ottavo posto in classifica e contestazione fortissima dei tifosi (CLICCA QUI per foto e video) a fine partita. Che cosa si festeggia? Al Milan, sicuramente, niente. Anzi: la situazione è talmente critica che, anche se la partita di ieri fosse andata bene, in pochi avrebbero festeggiato comunque. Motivo? Semplice: sarebbe stata altra polvere sotto il tappeto. Un prolungamento di un'agonia, di un destino ormai segnato.
PENSIERI
La cosa molto grave che mi è venuta da pensare mentre guardavo ieri la partita dalla tribuna stampa di San Siro è che la speranza che le cose possano cambiare è veramente residua, scarna. Cioè: è difficile avere fiducia. Anche se il Milan ieri avesse vinto, con che ottimismo si può guardare al resto della stagione e al prossimo futuro se in campo e fuori si vede poco e niente di buono?! Perché la realtà dice che i problemi sono stati creati da proprietà e dirigenza e che, fin quando ci saranno questa proprietà e questa dirigenza, i problemi difficilmente si risolveranno. Magari si allevieranno, magari aumenteranno, ma difficilmente si risolveranno. Perché, molto semplicemente, è difficile che i problemi vengano risolti da chi li ha creati.
QUALI PROBLEMI
E questa proprietà, rappresentata da Gerry Cardinale e da Zlatan Ibrahimovic, ne ha creati veramente tanti in pochi mesi di gestione: un allenatore evidentemente non adatto alle ambizioni del club e mal digerito da quelle dei calciatori, dichiarazioni sempre molto al limite (Anche ieri: "Vogliamo fare la storia") e mai confermate dai fatti, una rosa costruita male senza ricambi, giocatori e allenatore lasciati a sé stessi in una situazione molto critica per tutti. Parlano i fatti: Cardinale é arrivato con il Milan con lo Scudetto sul petto e un entusiasmo alle stelle da parte dell'ambiente. Ora, dopo due anni, é ottavo con i tifosi gonfi di rabbia. Come si possono risolvere tutte queste cose? Anzi, mettiamola giù diversamente: c'è la volontà di risolvere i problemi? C'è il coraggio di ammettere di aver sbagliato? C'è la consapevolezza di dover intervenire in maniera seria e forte per cambiare le cose?
COSA È SUCCESSO A SAN SIRO
Quel che é certo é che ieri a San Siro i nervi erano molto molto tesi. Paulo Fonseca e Zlatan Ibrahimovic sono stati gli ultimi a lasciare lo stadio ben oltre la mezzanotte, quando tutta la squadra e i vari giornalisti avevano già abbandonato le rispettive postazioni. Non sappiamo ancora cosa si siano detti, ma una cosa la sappiamo: difficilmente, con questo modus operandi, entrambi possono essere gli uomini giusti per risolvere i problemi del Milan. E la proprietà? Beh, la proprietà ha problemi ben più grossi di uno 0-0 contro il Genoa... Tipo trovare i soldi per sanare i quasi 700 milioni del vendor loan con Elliott. Eventualità, al momento, molto difficile. Nel frattempo, la tifoseria si é schierata apertamente. Solo che i tifosi, per quanto innamorati, i problemi non possono risolverli.