Col Sassuolo avrei risparmiato tutti i titolarissimi. Urge recuperare il miglior Theo
Apriamo un dibattito sulla strategia utilizzata dal Milan di Fonseca in questo turno di coppa Italia. Il Sassuolo, lo si è scoperto a pochi minuti dal via, ha lasciato a casa i tre vip del suo gruppo, a cominciare da Berardi perché il tecnico Grosso ha fatto, sotto voce, una scelta di fondo. Non inseguiamo la chimera di una possibile, clamorosa qualificazione in coppa Italia con il Milan ma dedichiamoci esclusivamente al campionato di serie B da vincere ma ancora molto lungo e quindi con il meglio delle risorse da utilizzare in quel contesto. Fonseca ha fatto una scelta “mista”. Ha fatto riposare 6-7 titolarissimi, incassato il passaggio ai quarti dopo appena 30 minuti e provveduto ai ricambi durante l’intervallo a eccezione di Reijnders perché nel frattempo Sportiello ha lamentato un dolorino al ginocchio (non gioca mai e quando capita si fa da parte per un dolorino? Ndr) e lo stesso dicasi per Loftus Cheek (polpaccio indurito ma recuperabile per Bergamo). Mi chiedo: valeva la pena? Al contrario di molte altre qualificate chiavi di lettura la mia risposta personale a questo quesito è la seguente: NO.
Perché secondo me anche senza Fofana, Reijnders e Leao nel primo tempo si poteva tranquillamente guadagnare la qualificazione e perché venerdì sera a Bergamo c’è un rivale fatto apposta per mettere con le spalle al muro il Milan. Secondo molti osservatori “è stata la dimostrazione che il Milan tiene alla coppa Italia, possibile traguardo nella stagione che manca da troppo tempo all’appello (ultimo successo nel 2003, gestione Ancelotti)”. Sicuramente. Ma forse è importante allo stesso livello scollinare l’Atalanta che di questi tempi può mettere paura a chiunque dopo aver strapazzato addirittura il Napoli capolista.
Recuperare THEO- A seguire la traiettoria del rendimento del Milan si possono fare alcune osservazioni. La prima su Leao: il metodo applicato da Fonseca sembra abbia funzionato perché Rafa ha contestualmente cambiato leggermente la posizione nell’attaccare la porta e perché è salita anche la sua condizione fisica. All’appello mancherebbe adesso solo il miglior Theo Hernandez che da settimane ha alternato prove di grande applicazione (Juve) a prove di grande disattenzione (Cagliari). Il colpo subito con l’Empoli ha suggerito di risparmiarlo nella coppa Italia e a Bergamo dovremmo vedere gli effetti virtuosi di questo riposo. È evidente che al Milan, per oggi e in particolare per domani, servirebbe il miglior Theo e non per una singola partita perché su quel lato sinistro si possono allestire le migliori intese offensive come si è visto per esempio con il Venezia. Credo che l’eventuale rinnovo del contratto di Theo dipenda anche dalle garanzie che il giovanotto deve dare in questo finale di anno 2024.
MERCATO- A gennaio non si fanno grandi affari di mercato. Capitò al Milan di Berlusconi con Cassano e Van Bommel di ottenere le pedine necessarie per vincere lo scudetto. Qui c’è da fare qualche riparazione e da controllare se il ritorno di Bennacer coinciderà con un utilizzo positivo dell’algerino a centrocampo. Se esce Jovic qualche aggiustamento ci sarà.