PAGELLE - Maignan, serata da incubo. Fofana è ovunque. Leao, ingresso tardivo
Il Milan perde in casa contro il Napoli e scivola a -11 dagli azzurri al termine di una partita dove la squadra di Conte ha saputo trovare gli episodi vincenti, complice anche un Maignan per nulla in serata. In più farà discutere l’esclusione dall’inizio di Leao, che si è aggiunta alle tante assenze che il Milan già aveva in rosa. Queste le pagelle dei rossoneri:
MAIGNAN 5: dà una palla suicida in uscita dal basso che avvia l’azione del gol di Lukaku. Sul gol del belga – forse - può essere assolto,ma arriva in netto ritardo su quello di Kvaratskhelia, con il georgiano che calcia si bene, ma da lontano e lui sbaglia totalmente l’impostazione della parata. Era stato reattivo sul tiro-cross velenoso di Di Lorenzo.
EMERSON ROYAL 5: quindici milioni per avere il 100% di passaggi corretti all’indietro. Si alza in supporto a Chukwueze, ma di spingere proprio non se ne parla. Molla troppo facilmente Kvaratskhelia quando il georgiano calcia il pallone dello 0-2 a fine primo tempo. (dal 62’ PULISIC 5.5: Chukwueze gli apparecchia la tavola con un ottimo assist, lui calcia di prima senza beccare la porta dagli undici metri. Un errore non da lui).
THIAW 6: nel corridoio in cui si infilano sia il passaggio di Anguissa sia Lukaku che porta avanti il Napoli lui non ha grosse responsabilità. Nel momento centrale del primo tempo, quando il Milan fa di tutto per segnare, tiene alta la difesa.
PAVLOVIC 5.5: va giù troppo facilmente nel corpo a corpo che apre la strada a Lukaku per il gol dello 0-1 del Napoli. Poi, così come Thiaw, tiene benissimo botta con il belga e aiuta la squadra a rimanere compatta.
TERRACCIANO 5.5: ci si aspetterebbe un po’ di intraprendenza in più, qualche lettura meno scolastica. Invece, al posto di aprire il Napoli per mettere Okafor in isolamento, si limita anche lui a rigiocare all’indietro i palloni che gli transitano tra i piedi.
FOFANA 6.5: filtra il filtrabile in mezzo al campo, cerca spesso e volentieri anche di velocizzare la manovra anche se non è proprio un regista. Un po’ molle nel concedere la linea di corsa a Kvaratskhelia in occasione dello 0-2. Recupera palloni e morde le caviglie a tutti. Cuore pulsante della squadra, ma è orfano di Reijnders.
MUSAH 6: una delle occasioni più nitide del Milan è sul suo destro. Il tiro che partorisce, però, non gira per quel che sarebbe servito per finire alle spalle di Meret. In precedenza aveva letto bene un’uscita killer del Napoli, ma allungandosi il pallone, consente il ritorno in uscita bassa di Meret. Arriva in ritardo su un assist di Morata. Il paradosso è che tre occasioni potenziali arrivano su di lui, che di mestiere non fa l’attaccante. Tuttavia mostra personalità e intraprendenza. Con il Milan in modalità full-attack, passa a fare il terzino destro.
CHUKWUEZE 6: la titolarità sembra dargli più certezze e cerca sempre la giocata, che sia nell’uno contro uno sia in fraseggio con i compagni. Nel secondo tempo inizia a difettare con la precisione nei passaggi ma è costantemente propositivo, anche in aiuto di Musah.
LOFTUS-CHEEK 5.5: parte dall’inizio quasi a sorpresa visti problemi intestinali di Pulisic. Cerca di trovare spazi per andare come vorrebbe, arriva spesso con i tempi sbagliati. In avvio di secondo tempo costruisce una palla gol, con una bella sgroppata ma il passaggio è dosato male sia per Morata sia per Okafor. (dall’86’ CAMARDA SV)
OKAFOR 6: applicazione assoluta e dedizione alla causa. Viene sempre raddoppiato o triplicato e difficilmente sfonda per come vorrebbe fare. Si sbatte nella fase senza palla. (dal 62’ LEAO 6: nel vuoto del secondo tempo, è l’unico insieme a Chukwueze a tenere la fiammella della speranza accesa. Meret gli stampa anche una super parata. Fonseca, forse, lo tiene in panchina 15’ di troppo).
MORATA 6: gioca a tutto campo. Specie nel primo tempo, è ovunque e arriva a fare anche il terzino. Apparecchia con il tacco una potenziale palla gol per Musah, che arriva in ritardo. Il VAR gli cancella il gol del potenziale 1-2 dopo due minuti che avrebbe cambiato la storia della gara.
ALL. FONSECA 5: se è vero che giocare una partita simile senza Gabbia, Theo Hernandez, Reijnders e Abraham per stop vari, è altrettanto vero che l’esclusione consapevole di Leao da una partita simile toglie alla squadra l’unico in grado di accendersi e di mettere seriamente paura agli avversari. La squadra, specie tra lo 0-1 e lo 0-2, assedia il Napoli ma è senza qualità nei momenti clou e si vede. Il secondo tempo, dopo il gol annullato a Morata, diventa una litania.