Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / Rassegna Stampa
Va avanti l'indagine sulle due curve di Milano. Il CorSport: "Caso ultrà. I tesserati in Procura"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 09:00Rassegna Stampa
di Lorenzo De Angelis
per Milannews.it

Va avanti l'indagine sulle due curve di Milano. Il CorSport: "Caso ultrà. I tesserati in Procura"

Questa sosta per le Nazionali darà modo al Pubblico ministero di Milano di potare avanti le indagini sulle attività delle curve di Milan ed Inter, al centro di uno scandalo mediatico, e non solo, dallo scorso 30 settembre in seguito agli arresti di 19 capi ultras. 

In questi giorni, scrive Il Corriere dello Sport, dovrebbero essere ascoltati in Procura tesserati, o ex, dei due club meneghini, fra i quali l'allenatore dell'Inter Simone Inzaghi, Javier Zanetti, Hakan Calhanoglu, Milan Skriniar ed anche l'attuale capitano del Milan Davide Calabria, i quali, è giusto precisare, non sono indagati, ma saranno chiamati a rispondere solo perché persone informate sui fatti riguardanti i rapporti con gli ultras arrestati emersi durante le indagini. 

Come ribadito dal quotidiano: "Essi forniranno, dunque, la loro testimonianza secondo quanto previsto dall'articolo 362 del codice di procedura penale, il quale li obbliga a «rispondere secondo verità alle domande che saranno loro sono rivolte». Rispetto agli interrogatori dei tifosi arrestati, dunque, Inzaghi, Calabria, Zanetti, Calhanoglu e Skriniar non potranno avvalersi della facoltà di non rispondere; riferisce il già citato articolo 362 del codice di procedura penale: «il rifiuto di rispondere o il rispondere falsamente o la reticenza nei confronti del pubblico ministero sono espressamente puniti ai sensi dell’art. 371 bis del c.p."».