Biasin critica Ibra: "Il Milan non è una vetrina per dar sfogo al proprio ego, soprattutto in questo momento ha bisogno di fatti, certamente non di slogan"
Fabrizio Biasin, giornalista, si è così espresso sul Milan nel suo editorale per TMW: "Milan piegato dal Liverpool ben oltre l’1-3 finale. E non è tanto una questione di prestazione dei singoli, semmai di impostazione tattica. Il Milan fin qui si è consegnato ai suoi avversari, eccezion fatta per il match col Venezia che, però, è riuscito a fare tatticamente peggio. Una squadra può avere i giocatori più forti del mondo, ma se sceglie un’impostazione così azzardata è destinata a soccombere anche con avversarie sulla carta piu deboli. E figuriamoci con questo Liverpool.
Ecco, ieri nel giro di poche ore la Juve ha gioca una gran partita, il Milan decisamente no. E la Juve è guidata da un tecnico che con un po’ di solerzia poteva essere proprio del Milan. Questo è il più grande merito della dirigenza bianconera e la più grande mancanza di quella rossonera.
Ps/1 Occhio ad Allegri.
Ps/2. “Quando il leone va via i gatti si avvicinano, quando leone torna i gatti spariscono e non mi riferisco alla squadra. Io lavoro sempre, sono sempre presente, sono andato via qualche giorno solo per motivi personali. Il ruolo è semplice: comando io, sono io il boss e gli altri lavorano per me”.
Così parlò Ibrahimovic prima del match: strategicamente una scelta sbagliata (se proprio devi, fallo nel post partita dopo aver pesato il risultato), formalmente anche peggio. Il Milan non è una vetrina per dar sfogo al proprio ego, soprattutto in questo momento ha bisogno di fatti, certamente non di slogan".