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Ibrahimovic: "Non posso più influenzare il gioco, ma trasferire la mia mentalità ed esperienza ai giocatori sì"TUTTO mercato WEB
venerdì 26 luglio 2024, 19:00News
di Lorenzo De Angelis
per Milannews.it

Ibrahimovic: "Non posso più influenzare il gioco, ma trasferire la mia mentalità ed esperienza ai giocatori sì"

Ospitato questa mattina dai colleghi CBS Mornings, Zlatan Ibrahimovic ha parlato a ridosso dell'inizio della tournée americana del Milan, che vedrà la squadra di Paulo Fonseca affrontare nel corso dei prossimi 15 giorni Manchester City, Real Madrid e Barcellona per il Soccer Champions Tour. Queste le sue dichiarazioni.

Dopo 20 anni di carriera ora sei dirigente: da 1 a 10 quanto preferisci questo ruolo a quello di giocatore?
"(Ride ndr) Giocare a calcio è più semplice rispetto a quello che sto facendo oggi, ma sto imparando. Sto attraversando una fase di apprendimento, sono umile. È un'angolazione differente rispetto a quello a cui ero abituato, ma ho ottimi professionisti attorno a me, quindi...".

Cosa è più difficile: dire ai giocatori di giocare meglio e non lo fanno o cosa?
"Fino a quando vincono mi va bene. Il problema è quando iniziano a perdere (ride ndr), siamo venuti con un'atteggiamento diverso, ma va bene. Il problema è che io non posso influenzare il gioco, come facevo prima, quindi devi trasferire il tuo atteggiamento, la tua mentalità, la tua esperienza negli altri giocatori, ma stanno lavorando bene". 

Sei conosciuto per essere un personaggio piuttosto sicuro di sè
"Sono un "bullettproff mind" (mente antiproiettile ndr). Se Zlatan è un personaggio? No, Zlatan sono io. Molte persone mi chiedono spesso se io reciti, ma no. Quello che vedi sono io. Da dove vengo era importante essere sicuri di sè, dovevi vedertela da solo e dimostrare a te stesso di essere il migliore, ma non solo nel calcio o in qualsiasi cosa io abbia fatto, come a scuola. Io penso che sia importante, perché quando entri in questo mondo, il 50% è una questione di testa". 

Cosa suggerisci ai ragazzi che si stanno approcciando a questo mondo e vogliono intraprendere la tua stessa carriera?
"Dipende da quanto lontano vuoi arrivare. Io ho creduto nella disciplina e nel duro lavoro, che ripagano sempre. Quindi già in tenera età devi prepararti mentalmente perché quando arrivi sui grandi palcoscenici o mangi o vieni mangiato. Con i ragazzi di giovani di oggi devi prima conosceri e poi spingerli".