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Quanto accaduto non serve che si ripeta. Niente di meno di Inter e Juve, anzi. Si facciano scelte precise (in tempi brevi)TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 3 luglio 2024, 12:00Primo Piano
di Antonello Gioia
per Milannews.it

Quanto accaduto non serve che si ripeta. Niente di meno di Inter e Juve, anzi. Si facciano scelte precise (in tempi brevi)

Un anno esatto fa, era il 3 luglio 2023, il sito ufficiale del Milan pubblicava il seguente comunicato: "AC Milan comunica di aver ceduto, a titolo definitivo, il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Sandro Tonali al Newcastle United FC. Il Club ringrazia il centrocampista per i tre anni splendidi vissuti insieme e gli augura le migliori soddisfazioni personali e professionali". Fu un momento molto particolare per tutti i milanisti, toccati nel profondo dall'addio di un 'vecchio cuore rossonero' dopo il licenziamento di Paolo Maldini del mese precedente e la dipartita dello storico presidente Silvio Berlusconi poco prima.

Tutti erano smarriti, impauriti, forse anche un po' arrabbiati. Sicuramente tutti erano preoccupati. Che futuro avrebbe avuto il Milan senza la sua anima milanista? Cosa avrebbe fatto la proprietà dei 70 milioni ricavati dalla cessione di Tonali? Come andare avanti dopo aver perso uno dei giocatori simbolo sia per qualità tecnico-tattiche che per mentalità? 

Tutte domande legittime a cui poi la dirigenza ha risposto con i fatti. I soldi di Tonali sono stati reinvestiti tutti e lo si è fatto bene (Pulisic, Loftus-Cheek, Reijnders, Musah, Chukwueze e Okafor su tutti) e il Milan si è ricostruito, pur vivendo un altro annno sostanzialmente negativo sotto l'aspetto dei risultati. Però, il Milan è ripartito. Dalla rabbia per l'addio di Maldini alla preoccupazione per la cessione di Tonali all'entusiasmo per il calciomercato roboante che ne è seguito, in linea con i sogni e le aspettative dei tifosi.

Bene. E quest'anno? Cosa succede e cosa succederà?

La realtà dei fatti, per come stanno le cose ora, racconta che il Milan non ripeterà la strategia della passata stagione. Ibrahimovic, Moncada e Furlani, infatti, non hanno intenzione di cedere i top player della rosa (Leao, Theo e Maignan su tutti), anche se è ovvio e legittimo supporre che, in caso di arrivo di una offerta irrinunciabile (rispettivamente 150, 100 e 80 milioni) ci si sedrebbe a parlarne. Al momento, dunque, non si può ipotizzare un mercato di fuochi d'artificio come quello post cessione di Tonali, ma - come hanno dichiarato Furlani e Ibrahimovic - un mercato di dettagli, che sistemi cioè la rosa nei suoi punti mancanti: un attaccante centrale titolare e una riserva all'altezza, un centrocampista con caratteristiche difensive, un terzino destro titolare e un nuovo difensore centrale.

La strategia sembra essere quella giusta: non serve più rivoluzionare, ma serve rinforzare. Però, attenzione: oggi è il 3 luglio, il raduno sarà tra soli cinque giorni e il campionato comincerà tra poco più di un mese, ma Fonseca non ha ancora visto un rinforzo che sia uno. Già il tecnico portoghese, non per suoi demeriti, non arriva tra l'entusiasmo generale, ma ha tutto il diritto di essere aiutato dai dirigenti che l'hanno scelto. 

Il Milan ha disponibilità economica importante per fare la voce grossa sul mercato in Italia e ha le idee per cogliere le occasioni giuste. La Juventus, che ha disponibilità economica sta spendendo il giusto per ottimi giocatori. L'Inter, che ha idee, si è fatta trovare pronta per tempo nell'accaparrarsi due parametri zero di alto livello. Il Milan, dunque, non può più restare al palo. Si prenda una decisione su Zirkzee o sull'attaccante di alto livello che deve prendere la 9 rossonera, si affondi su Fofana, si decida di virare su Emerson Royal se è lui il prescelto da terzino destro.

Alla dirigenza non è richiesto il mercato della passata stagione, ma di fare le cose nel momento giusto. Che vuol dire farle per bene nei limiti del tempo possibile. Meglio presto che tardi, eventualmente. Altrimenti si è già in ritardo e i tifosi, che hanno tutti confermato il loro abbonamento, non lo meritano.