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Milan, Fattori: "Ibra? Quando c'era da intervenire era a Miami. Se ci fosse stato Maldini..."TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 19 dicembre 2024, 17:09Podcast
di Marta Bonfiglio
per Linterista.it

Milan, Fattori: "Ibra? Quando c'era da intervenire era a Miami. Se ci fosse stato Maldini..."

tmwradio
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Cucciari:" Fonseca non rischia a Verona." Valentini:" HO dei dubbi sul ruolo di Ibra ma anche Fonseca non trova la quadratura." Fattori:" Ranieri e Fonseca hanno poca società." Impallomeni:" Fonseca ha perso la squadra.
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Durante l’appuntamento odierno con 'Maracanà' è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Sauro Fattori. Queste le sue parole:

Cosa sta venendo meno al Milan in questo momento?

"I giocatori si devono prendere le loro responsabilità, il problema è che alla fine a pagare è sempre l’allenatore. È più facile cambiarne uno piuttosto che trenta. È vero che la società non è ben rappresentata, Ibrahimovic non solo non incide ma forse fa anche qualche danno. Fonseca da solo non può fare tutto, in alcuni momenti escono polemiche su cui deve intervenire la società. Al Milan nessuno previene, Maldini questo lo faceva e Ibrahimovic non lo sta facendo. La società si muove in maniera diversa rispetto a come siamo abituati, basti vedere la festa dei 125 anni dove non c’era la società. Non hanno neanche annunciato i calciatori presenti, lì era presente la storia del Milan, giocatori del calibro di Van Basten".

Fonseca deve assumersi maggiori responsabilità?

"Ranieri non ha paura di essere mandato via, ma anche lui come Fonseca deve rispondere facendo zero a zero perché la società non è presente. La società deve sentirsi nell’aria, non sto giustificando Fonseca o Ranieri, anzi Fonseca si sta prendendo delle responsabilità e lo fa anche durante le conferenze stampa. Poi però ci deve essere anche un lavoro della società dietro. Se l’allenatore ha la società dietro esclude Theo Hernandez e parla di scelta tecnica, si assume le responsabilità e si riparte da questa considerazione.

L’allenatore cerca di non perdere il giocatore fino in fondo. Ibrahimovic quando Leao e Theo non hanno partecipato al cooling break stava a Miami. Se la società permette a Theo e Leao di fare questa cosa è un problema. Non deve parlare Fonseca, deve essere la società a intervenire. Così diventa una gabbia aperta. Quello che è successo a Firenze dimostra che c’è anarchia, anche Fonseca ha le sue responsabilità. Sui comportamenti però la società è determinante, anche Fonseca è un dipendente della società e non può decidere su tutto. I problemi tra giocatori e allenatori devi prevenirli prima, già a Roma contro la Lazio ad agosto era una partita delicata, in tribuna all’Olimpico non c’era nessuno e Ibra stava a Miami”.