MN - Giovanni Galli: "La festa dei 125 anni? Un onore e un dovere esserci e salutare i tifosi"
Verona è stata per due volte fatale, togliendo nel 1973 e nel 1990 lo scudetto al Milan ma è stata anche una tappa decisiva per la nascita della squadra di Arrigo Sacchi che proprio al "Bentegodi" iniziò la rimonta per arrivare al titolo nel 1988. Uno dei protagonisti di quel pomeriggio era Giovanni Galli, presente alla festa dei 125 anni del Milan dello scorso weekend. L'ex portiere ci dà le sue impressioni sul momento rossonero. Ecco le sue parole a MilanNews.it.
Lei era presente alla festa dei 125 anni. Non l'ha sorpresa l'assenza del proprietario?
"Io sono andato alla festa felice di ritrovare i miei compagni di squadra e insieme entrare dentro lo stadio e salutare i nostri tifosi. Avevamo la maglia dell'anniversario e per me questo bastava anche perché con questa proprietà non ho rapporti, non conosco nemmeno Ibrahimovic. Noi eravamo lì per ricordarci cosa abbiamo fatto nel nostro piccolo all'interno di questi 125 anni di storia del Milan. Per me era un dovere e un onore essere lì e il resto non ci deve interessare".
In un post, il suo vecchio compagno di squadra Pietro Paolo Virdis ha evidenziato come tutti vi foste chiesti come mai lo speaker non abbia elencato i nomi di voi leggende
"Non c'era tempo, ci hanno fatto entrare alle 20.30 più o meno. Col fatto che i giocatori entrano a fare riscaldamento il campo era occupato. Ai miei tempi era diverso, io non ricordo di essere entrato in campo prima se non nelle trasferte europee. Certo, lo speaker qualche nome poteva farlo, non è che eravamo in 200... ".