
Como, Fabregas: "Futuro? Sento mio questo progetto. Abbiamo tanti giovani affamati"
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Cesc Fabregas è atteso ai microfoni della sala stampa del "Via del Mare" per commentare la sfida che ha visto protagonista il suo Como sul campo del Lecce.
17.30- Inizia la conferenza di Fabregas
Una bella giornata per il Como
"Sono molto contento per la squadra e per la società. Sono soddisfatto di vedere la felicità negli occhi di tutti, abbiamo avuto tanta resilienza, anche quando tanta gente credeva che non ce l'avremmo fatta in questo modo. Wenger mi dava fiducia, anche quando commettevo errori, perché sapeva che così sarei riuscito a migliorare. Questo è il calcio, così si fanno crescere i giovani. Abbiamo le idee chiare, ci vuole personalità nella gestione degli episodi della partita. Sono due partite che segniamo e non subiamo, ma per me è solo l'inizio. Dobbiamo continuare a crescere".
Il gol di Diao
"Mi piace giocare così, se posso mandare in porta l'attaccante con due passaggi è meglio piuttosto che farne 20. La squadra ha coraggio, personalità, è quello che chiedo. Parlo anche di Goldaniga ha fatto tanto per noi in un anno e mezzo, sempre disponibile a imparare e crescere, giocando in una maniera diversa per lui rispetto al passato. Ci vuole tempo per il nostro tipo di lavoro, lo so, cerco di gestire tutto al meglio".
Un pensiero sul futuro?
"Sento mio questo progetto. E' un progetto chiaro, ed è importante che non ci siano alti e bassi. Per crescere le idee devono essere forti, io poi credo nell'importanza del lavoro".
I giovani della squadra
"E' un lavoro di gruppo. Io sono il responsabile del progetto calcistico. Abbiamo fatto degli errori, ma è normale. Per crescere bisogna sbagliare, questo vale nel calcio come nella vita. Nella squadra vedevo aspetti che mi piacevano e altri aspetti che mi piacevano meno. Ho deciso che la nostra strada doveva essere quella dei giocatori giovani con talento e fame. Poi ci sono giocatori più di esperienza, come Vojvoda, che ti aiutano in certe situazioni".
Un giudizio sul Lecce?
"Ho seguito la loro stagione. Giampaolo mi sembra un allenatore diverso, mi piace, non è il tipico allenatore che gioca a uomo e aggredisce senza senso. La sua è una squadra che lavora. Lo chiamano il maestro per una ragione, avendo visto le sue partite secondo me è un grandissimo allenatore. Il Lecce davanti ha giocatori molto esperti, mi auguro si possano salvare".
17.40- Finisce la conferenza stampa.
17.30- Inizia la conferenza di Fabregas
Una bella giornata per il Como
"Sono molto contento per la squadra e per la società. Sono soddisfatto di vedere la felicità negli occhi di tutti, abbiamo avuto tanta resilienza, anche quando tanta gente credeva che non ce l'avremmo fatta in questo modo. Wenger mi dava fiducia, anche quando commettevo errori, perché sapeva che così sarei riuscito a migliorare. Questo è il calcio, così si fanno crescere i giovani. Abbiamo le idee chiare, ci vuole personalità nella gestione degli episodi della partita. Sono due partite che segniamo e non subiamo, ma per me è solo l'inizio. Dobbiamo continuare a crescere".
Il gol di Diao
"Mi piace giocare così, se posso mandare in porta l'attaccante con due passaggi è meglio piuttosto che farne 20. La squadra ha coraggio, personalità, è quello che chiedo. Parlo anche di Goldaniga ha fatto tanto per noi in un anno e mezzo, sempre disponibile a imparare e crescere, giocando in una maniera diversa per lui rispetto al passato. Ci vuole tempo per il nostro tipo di lavoro, lo so, cerco di gestire tutto al meglio".
Un pensiero sul futuro?
"Sento mio questo progetto. E' un progetto chiaro, ed è importante che non ci siano alti e bassi. Per crescere le idee devono essere forti, io poi credo nell'importanza del lavoro".
I giovani della squadra
"E' un lavoro di gruppo. Io sono il responsabile del progetto calcistico. Abbiamo fatto degli errori, ma è normale. Per crescere bisogna sbagliare, questo vale nel calcio come nella vita. Nella squadra vedevo aspetti che mi piacevano e altri aspetti che mi piacevano meno. Ho deciso che la nostra strada doveva essere quella dei giocatori giovani con talento e fame. Poi ci sono giocatori più di esperienza, come Vojvoda, che ti aiutano in certe situazioni".
Un giudizio sul Lecce?
"Ho seguito la loro stagione. Giampaolo mi sembra un allenatore diverso, mi piace, non è il tipico allenatore che gioca a uomo e aggredisce senza senso. La sua è una squadra che lavora. Lo chiamano il maestro per una ragione, avendo visto le sue partite secondo me è un grandissimo allenatore. Il Lecce davanti ha giocatori molto esperti, mi auguro si possano salvare".
17.40- Finisce la conferenza stampa.
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