Baroni all'improvviso in discussione. Cosa serve per rimanere alla guida della Lazio

Nonostante la sua Lazio abbia ampiamente superato le aspettative di gran parte dell'ambiente a inizio della stagione attuale (qualcuno ricorda le manifestazioni collettive del popolo biancoceleste in estate per contestare Lotito, no?) la posizione di Marco Baroni sulla panchina biancoceleste non pare ancora potersi dire considerata consolidata del tutto. Non al 100%.

Anzi, quanto emerso negli ultimi giorni, dopo la cocente sconfitta patita sul campo del Bologna, che ha messo a nudo le attuali difficoltà della Lazio con un 5-0 molto duro da digerire, apre il capitolo delle riflessioni. Sì, perché il ds biancoceleste Angelo Fabiani ha così parlato del presente: "Dispiace per i tifosi, ma l’ultima batosta ci deve dare degli spunti. C’erano state delle avvisaglie prima del ko anche con il Viktoria Plzen. Baroni al momento non è in discussione, ma la società valuterà tutto a fine stagione. Cosa dirò al mister? Il nostro non è un confronto ma un dialogo quotidiano. Baroni analizzerà in prima persona cosa non è andato e faremo insieme una riflessione profonda per chiudere al meglio il finale di stagione in Europa League e in campionato. Subito dopo la sosta avremo cinque finali di fuoco con Torino, Atalanta e Roma e Bodo. Dovremo dare tutto".

C'è chi ha tradotto le parole di Fabiani come un messaggio rivolto a Baroni ma c'è anche chi si è portato oltre. Stando ad alcuni quotidiani della Capitale, per esempio, per salvare la sua panchina l'attuale tecnico della Lazio dovrebbe almeno centrare un posto in Europa tramite il campionato (non per forza la Champions) e avanzare alle semifinali di Europa League, eliminando il Bodo/Glimt. Altrimenti il suo percorso in biancoceleste rischia di essere segnato. Come potenziali sostituti, in effetti, sono usciti anche già alcuni nomi: il club smentisce quello di Gilardino, mentre Italiano è un vecchio pallino di Lotito ma ha tanti ammiratori.

Percentuale di permanenza: 60%