
Lazio, Guendouzi sul Pallone d'Oro: "Dembele candidato credibile, è fra i top 3 al mondo"
Il centrocampista della Lazio, Matteo Guendouzi, ha rilasciato una intervista a L'Equipe nel corso della quale ha parlato anche della corsa al prossimo Pallone d'Oro.
Uno dei candidati principali ad oggi infatti è il suo compagno di Nazionale Ousmane Dembélé, asso del Paris Saint-Germain che mai come in questa stagione sta riuscendo ad essere determinante ai massimi livelli: "Quello che riesce a fare lo rende un candidato credibile per il Pallone d'Oro" - le parole di Guendouzi - ". Ha sempre avuto il potenziale per questo, uno dei migliori giocatori al mondo anche senza i gol, attualmente tra i primi 3, ma ora aggiunge le statistiche. Non fa che confermare ciò che pensavamo da molto tempo. Ci sono parecchi giocatori che stanno iniziando ad avere paura di lui".
Poi ha aggiunto: "A livello umano, è sempre rimasto lo stesso, con la gioia di vivere in gruppo. È davvero un bravo ragazzo. Quando ho iniziato a giocare a livello professionistico nel Lorient, a 17 anni, non lo conoscevo, ma ho ricevuto un suo messaggio di congratulazioni dopo la mia prima partita contro il Nantes. Mi ha detto che se avessi continuato avrei fatto grandi cose e avrei avuto una grande carriera. Dimostra che è un tipo che ha una predisposizione naturale per gli altri. Se lo merita tutto perché è un ragazzo che si allena duramente. Per me non ci sono sorprese".
Uno dei candidati principali ad oggi infatti è il suo compagno di Nazionale Ousmane Dembélé, asso del Paris Saint-Germain che mai come in questa stagione sta riuscendo ad essere determinante ai massimi livelli: "Quello che riesce a fare lo rende un candidato credibile per il Pallone d'Oro" - le parole di Guendouzi - ". Ha sempre avuto il potenziale per questo, uno dei migliori giocatori al mondo anche senza i gol, attualmente tra i primi 3, ma ora aggiunge le statistiche. Non fa che confermare ciò che pensavamo da molto tempo. Ci sono parecchi giocatori che stanno iniziando ad avere paura di lui".
Poi ha aggiunto: "A livello umano, è sempre rimasto lo stesso, con la gioia di vivere in gruppo. È davvero un bravo ragazzo. Quando ho iniziato a giocare a livello professionistico nel Lorient, a 17 anni, non lo conoscevo, ma ho ricevuto un suo messaggio di congratulazioni dopo la mia prima partita contro il Nantes. Mi ha detto che se avessi continuato avrei fatto grandi cose e avrei avuto una grande carriera. Dimostra che è un tipo che ha una predisposizione naturale per gli altri. Se lo merita tutto perché è un ragazzo che si allena duramente. Per me non ci sono sorprese".
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