
Cercasi svolta in casa: l'Atalanta affronta la Lazio e il tabù Gewiss, l'astinenza è clamorosa
Punti buoni per la Champions League. Ma, chissà, anche per reinserirsi nella corsa verso lo Scudetto, alla luce dello stop dell'Inter a Parma e dell'impegno complicato del Napoli sul campo del Bologna in programma per domani. L'Atalanta, però, non ha di certo una sfida più semplice: al Gewiss Stadium arriva la Lazio, un'altra squadra alla ricerca di lunghezze per tenere il passo del treno europeo, quindi di certo non sarà facile portare a casa i tre punti. Ma gli orobici faranno di tutto per batterla.
Per battere la Lazio e per abbattere un tabù, per eliminare una forte astinenza. La Dea infatti dovrà anche sfatare il tabù Gewiss, stadio in cui non vince addirittura da tre mesi e mezzo: 105 giorni senza ottenere i tre punti tra le mura amiche in Serie A. E, contando anche le coppe europee, l'astinenza va avanti comunque da oltre due mesi, cioè dall'ultimo successo di Champions League con lo Sturm Graz.
Ma a chi dice che l'Atalanta nell'ultimo periodo è calata Gian Piero Gasperini risponde così: "A Firenze si può perdere, io faccio fatica a vedere questo crollo, siamo arrivato da due partite in cui avevamo vinto con la Juventus e giocato bene contro l'Inter. Mi sembra che si stia esagerando su queste definizioni, giochiamo domani la prima di otto partite, di cui cinque in casa, siamo ancora terzi in classifica. Non sono d'accordo su ciò che viene descritto. Ci sono otto partite da giocare, non ci siamo mai trovati in una situazione di classifica tanto positiva, questa descrizione che viene fatta non mi trova d'accordo, penso non sia nemmeno veritiera per ciò che si vede anche allo stadio. Io distinguo i tifosi dall'aspetto mediatico. I tifosi hanno sempre avuto grande entusiasmo, hanno sempre riempito lo stadio. Per dna i tifosi dell'Atalanta sono molto tosti, molto combattivi per cercare di raggiungere gli obiettivi. In tutta la stagione si è creata un'aspettativa, resta da capire se quella sia la normalità o una cosa straordinaria".
Per battere la Lazio e per abbattere un tabù, per eliminare una forte astinenza. La Dea infatti dovrà anche sfatare il tabù Gewiss, stadio in cui non vince addirittura da tre mesi e mezzo: 105 giorni senza ottenere i tre punti tra le mura amiche in Serie A. E, contando anche le coppe europee, l'astinenza va avanti comunque da oltre due mesi, cioè dall'ultimo successo di Champions League con lo Sturm Graz.
Ma a chi dice che l'Atalanta nell'ultimo periodo è calata Gian Piero Gasperini risponde così: "A Firenze si può perdere, io faccio fatica a vedere questo crollo, siamo arrivato da due partite in cui avevamo vinto con la Juventus e giocato bene contro l'Inter. Mi sembra che si stia esagerando su queste definizioni, giochiamo domani la prima di otto partite, di cui cinque in casa, siamo ancora terzi in classifica. Non sono d'accordo su ciò che viene descritto. Ci sono otto partite da giocare, non ci siamo mai trovati in una situazione di classifica tanto positiva, questa descrizione che viene fatta non mi trova d'accordo, penso non sia nemmeno veritiera per ciò che si vede anche allo stadio. Io distinguo i tifosi dall'aspetto mediatico. I tifosi hanno sempre avuto grande entusiasmo, hanno sempre riempito lo stadio. Per dna i tifosi dell'Atalanta sono molto tosti, molto combattivi per cercare di raggiungere gli obiettivi. In tutta la stagione si è creata un'aspettativa, resta da capire se quella sia la normalità o una cosa straordinaria".
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