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Delio Rossi analizza: "Provedel forse aveva abituato troppo bene, ma non fa grossi errori"
Dopo aver incassato due sconfitte di fila tra Fiorentina in campionato e Braga in Europa League, la Lazio si è rialzata nella vittoria ottenuta per 2-1 sul Cagliari in trasferta, merito delle reti di Zaccagni e Castellanos. Sulla prestazione sfoggiata ieri nel capoluogo sardo e sulla stagione in corso dei biancocelesti si è espresso anche l'ex allenatore Delio Rossi sulle frequenze di Radiosei: "Ieri era una partita delicata e averla superata è un buon auspicio. La Lazio è stata brava a trovare il vantaggio, poi magari non è stata brava a tenere palla, la perdeva spesso. Ci sono state occasioni anche per fare la terza rete che avrebbe chiuso prima la sfida.
Un parere su Isaksen: "Secondo me neanche lui sa le sue potenzialità. Ne ho avuti tanti di calciatori così, la loro partita può essere sempre diversa, dipende da come si svegliano. Ieri era in giornata, va via a destra e a sinistra, ha anche un piede educato. Non è un giocatore che trascina, si lascia trascinare ma quando è in vena è un’arma in più".
Quanto alla prestazione di Castellanos: "Castellanos non ha giocato con presunzione, questo significa che è anche una persona intelligente. La rabona? Gli argentini e i brasiliani spesso sono leziosi".
Obiettivo quarto posto e la qualificazione in Champions: "I campionati si decidono ad aprile, l’importante è che la Lazio resti legata al carro. Juve e Milan dal mercato hanno preso di più, il Bologna è una mina vagante perché gioca bene. Facendo il gioco delle figurine non avevamo immaginato che la Lazio potesse essere in questi posti della classifica, se la può giocare con Fiorentina e Bologna, le altre rose hanno qualcosa in più".
Un giudizio infine su Provedel: "Non gli vedo fare grossi errori, dà sicurezza alla difesa, forse ci aveva abituato troppo bene, aveva overperformato. Non credo che la Lazio abbia problemi in porta. Paradossalmente Maignan, che credo sia di un livello superiore, mi sembra sbagli di più. De Gea anche lo vedo fare degli errori. Poi dipende da cosa cerchi, per me il portiere prima deve saper parare. Nel gol preso con la Fiorentina l’errore è stato più di Pellegrini, ieri di Hysaj. Anche Caprile ieri ha fatto bene, salvo poi sbagliare su Zaccagni. Comunque su una cosa dobbiamo essere categorici: ci devono essere due portieri, tra i pali ci devono essere delle gerarchie, un titolare e il secondo".
Un parere su Isaksen: "Secondo me neanche lui sa le sue potenzialità. Ne ho avuti tanti di calciatori così, la loro partita può essere sempre diversa, dipende da come si svegliano. Ieri era in giornata, va via a destra e a sinistra, ha anche un piede educato. Non è un giocatore che trascina, si lascia trascinare ma quando è in vena è un’arma in più".
Quanto alla prestazione di Castellanos: "Castellanos non ha giocato con presunzione, questo significa che è anche una persona intelligente. La rabona? Gli argentini e i brasiliani spesso sono leziosi".
Obiettivo quarto posto e la qualificazione in Champions: "I campionati si decidono ad aprile, l’importante è che la Lazio resti legata al carro. Juve e Milan dal mercato hanno preso di più, il Bologna è una mina vagante perché gioca bene. Facendo il gioco delle figurine non avevamo immaginato che la Lazio potesse essere in questi posti della classifica, se la può giocare con Fiorentina e Bologna, le altre rose hanno qualcosa in più".
Un giudizio infine su Provedel: "Non gli vedo fare grossi errori, dà sicurezza alla difesa, forse ci aveva abituato troppo bene, aveva overperformato. Non credo che la Lazio abbia problemi in porta. Paradossalmente Maignan, che credo sia di un livello superiore, mi sembra sbagli di più. De Gea anche lo vedo fare degli errori. Poi dipende da cosa cerchi, per me il portiere prima deve saper parare. Nel gol preso con la Fiorentina l’errore è stato più di Pellegrini, ieri di Hysaj. Anche Caprile ieri ha fatto bene, salvo poi sbagliare su Zaccagni. Comunque su una cosa dobbiamo essere categorici: ci devono essere due portieri, tra i pali ci devono essere delle gerarchie, un titolare e il secondo".
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