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Il pagellone di TMW del mercato invernale: Milan da 8, Napoli senza il sostituto di Kvaratskhelia. Tanti acquisti, alcune rose rivoluzionate, con il Como protagonista che non ti aspetti. Juve e Fiorentina da podioTUTTO mercato WEB
Oggi alle 01:12Editoriale
di Lorenzo Di Benedetto

Il pagellone di TMW del mercato invernale: Milan da 8, Napoli senza il sostituto di Kvaratskhelia. Tanti acquisti, alcune rose rivoluzionate, con il Como protagonista che non ti aspetti. Juve e Fiorentina da podio

Mercato finito, tempo di bilanci e giudizi. Dagli ultimi giorni folli del Milan, che valgono un 8 in pagella, al Napoli che dopo la cessione di Khvicha Kvaratskhelia non ha avuto la forza di sostituirlo come avrebbe dovuto, e come avrebbe voluto, senza dubbio, Antonio Conte. In mezzo tante operazioni, dopo un gennaio veramente movimentato, che ha ridisegnato le rose delle 20 di Serie A. In ordine, dall'Atalanta al Venezia, vi proponiamo i voti al calciomercato invernale.

Atalanta 6,5 - Un infortunio e subito un acquisto. Questa teoria era stata varata in estate, dopo lo stop a Scamacca e l'arrivo di Retegui, e il tutto si è ripetuto anche in inverno, con l'assenza di Lookman e l'ingresso in rosa, dal Monza di Daniel Maldini. Un acquisto per il presente ma anche in prospettiva, con Zaniolo che ha lasciato Bergamo, senza però aver mai inciso fino in fondo. Posch giocherà tra i tre di difesa (complici anche gli infortuni di Kossounou, Scalvini e Kolasinac) e non esterno, ruolo che ha ricoperto più volte prima dell'arrivo al Bologna.

Bologna 6 - La rosa funziona ed era inutile comprare tanto per comprare. Alla fine il club felsineo non ha stravolto niente e ha piazzato il colpo relativo a Davide Calabria, dal Milan, che sostituirà proprio Posch. Salutano anche Iling-Junior e Urbanski, due giocatori che non erano comunque praticamente mai utilizzati come titolari.
Cagliari 6 - Caprile è un grande colpo. Non ce ne voglia Simone Scuffet, finito al Napoli nell'operazione che ha portato il portiere ex Empoli in Sardegna, ma la differenza si è già vista. L'arrivo dell'estremo difensore basta e avanza per certificare la sufficienza, che potrebbe anche essere più netta sempre che Florinel Coman sia pronto per la Serie A. Addio a Lapadula, ma Davide Nicola lo aveva già messo, di fatto, ai margini.

Como 7,5 - Se non ci fossero stati i botti finali da parte del Milan lo scettro del mercato di gennaio sarebbe stato del Como. Prima Butez per la porta, poi Diao, Caqueret, Dele Alli, Ikone, Valle, Vojvoda. Un mercato scoppiettante che si è concluso con gli arrivi di Azon e Douvikas, centravanti greco che potrebbe essere la punta di diamante di una squadra che vuole uscire il prima possibile dalle zone basse della classifica. Salutati invece Mazzitelli, Verdi, Audero e Belotti, volato al Benfica. Il Como è dunque la vice regina del mercato, e adesso Fabregas dovrà fare il resto.

Empoli 5,5 - Serviva un attaccante, visto l'infortunio di Pietro Pellegri arrivato mesi fa, ma l'attaccante non è arrivato. O meglio, non quello che Roberto D'Aversa di sarebbe aspettato, visto che nel rush finale è stato tesserato Christian Kouame dalla Fiorentina, in prestito, ma non si parla certo di un vero e proprio bomber. La notizia più positiva è la permanenza di Fazzini. Ma basterà?

Fiorentina 7 - Grandi colpi da parte del club viola. Il primo è stato Folorunsho, che ha preso il posto di Edoardo Bove. Ma è nelle ultime ore che Pradè e soci hanno dato il meglio. Dopo aver accontentato Raffaele Palladino con Pablo Marì il colpaccio è stato quello relativo al no al Napoli per Pietro Comuzzo. Infine quattro volti nuovi che daranno molte più alternative a Raffaele Palladino. Ufficializzati l'ultimo giorno Cher Ndour dal Paris Saint-Germain, Nicolò Zaniolo dal Galatasaray, via Atalanta, e infine Nicolò Fagioli, che arriva dalla Juventus in prestito con diritto di riscatto che può diventare obbligo con la qualificazione alle prossime coppe europee. Via gli esterni Sottil e Ikone, che fanno capire l'idea di Palladino di voler puntare meno sulle corsie in attacco, e addio al capitano Cristiano Biraghi, passato al Torino. Ceduti anche Kayode, Kouame e Valentini, arrivato a inizio gennaio e partito a fine mercato per farsi le ossa all'Hellas Verona.

Genoa 5,5 - Un paio di scommesse, ma poche certezze. Al Genoa sarebbe servito forse un attaccante dall'usato sicuro, ma in realtà Patrick Vieira non ha ricevuto il regalo che probabilmente si sarebbe meritato visto il suo inizio di avventura sulla panchina del Grifone. La speranza dei tifosi rossoblù è che l'attuale rosa possa bastare per arrivare alla salvezza senza patemi d'animo, con Cornet che rappresenta l'incognita che potrebbe rendere il mercato dei liguri più importante di quello che sembra.

Hellas Verona 5 - Cambia la proprietà, ma non cambiano le abitudini. Le cessioni pesano, una su tutte quella di Belahyane alla Lazio, arrivata a una manciata di ore dal gong finale. Forse serviva qualcosa di più in entrata e molto dipenderà dalle condizioni e dal recupero di Tengstedt in attacco. Nicolas Valentini, preso in prestito dalla Fiorentina, il giocatore da scoprire.

Inter 6 - Non serviva granché, e lo sapevamo, ma l'unico vero acquisto di gennaio ha già regalato un assist importantissimo. Nicola Zalewski è arrivato e si è subito reso protagonista nel derby. Per il resto ottime le uscite, in prestito, di Buchanan e Palacios. L'esterno potrebbe salutare a giugno, visto il diritto di riscatto in favore del Villarreal. Palacios si farà le ossa al Monza e tornerà.

Juventus 7 - Alla fine del mercato estivo la Juve fu chiara: a gennaio non verrà fatto praticamente niente. Poi tutto è cambiato, complici gli infortuni di Bremer e Cabal su tutti. Il mese di mercato invernale non è stato semplice, ci sono stati tanti no, come quelli per Araujo e Tomori, ma alla fine Cristiano Giuntoli ha dato a Thiago Motta i giocatori di cui aveva bisogno. Due difensori, Veiga e Kelly, un esterno difensivo, Costa, e soprattutto Kolo Muani in attacco. Un colpo in prestito secco, sì, ma capace di fare tre gol nelle prime due partite in Serie A. Un grande colpo, che certifica il 7 in pagella per i bianconeri.


Lazio 6 - Provstgaard per la difesa, Balahyane per il centrocampo e Ibrahimovic per l'attacco. Un colpo per reparto per la Lazio di Claudio Lotito, per un mercato senza infamia e senza lode. La rosa è comunque competitiva, la classifica di Serie A e il primo posto in Europa League ne sono la prova. Non serviva una rivoluzione. Così è stato.

Lecce 6,5 - La media tra l'8 per la cessione di Patrick Dorgu al Manchester United per 37,5 milioni di euro (bonus compresi) e il 5 per i mancati acquisti che avrebbero fatto molto comodo. Karlsson può essere la nuova pedina in grado di fare la differenza, l'esterno d'attacco in grado di creare superiorità numerica. Ma visto il trascorso al Bologna resta sempre una scommessa.

Milan 8 - La regina del mercato. Dopo giornate complicatissime, contestazioni a non finire nei confronti di proprietà e dirigenza, le ultime ore di calciomercato del Milan sono state clamorose. Kyle Walker alza l'asticella in difesa, ma è in attacco che è arrivata la rivoluzione. Via Morata, dentro Santiago Gimenez. Il messicano è il grande colpo come centravanti e avrà il compito di fare gol, tanti gol. La ciliegina sulla torta è però Joao Felix, che se tornerà a essere il grandissimo talento che aveva convinto l'Atletico Madrid a spendere più di 100 milioni di euro, potrà essere un innesto devastante. Bondo e Sottil hanno poi completato la grande rivoluzione.

Monza 5 - Qui si che serviva qualcosa in più. Castrovilli, Palacios, Urbanski e Akpa Akpro, con tutto il rispetto, non possono certo bastare a giustificare delle cessioni dolorosissime. Addio infatti a Warren Bondo e Daniel Maldini, oltre a Milan Djuric. La strada per la salvezza è più che mai in salita.

Napoli 4,5 - Il voto peggiore del mercato di gennaio va al Napoli. Perché è incomprensibile che non sia arrivato il sostituto di Khvicha Kvaratskhelia. Noah Okafor, un esubero del Milan, non può corrispondere a questa descrizione, non ce ne voglia lo svizzero. Conte si aspettava di più, Conte si meritava di più, e il rischio adesso è che possano arrivare i rimpianti qualora gli azzurri non dovessero riuscire a centrare lo scudetto. Garnacho e Comuzzo sono stati gli obiettivi più caldi, molto costosi, ma i soldi c'erano, visti i 70 milioni incassati per il georgiano, ma nono sono stati investiti.

Parma 5,5 - L'arrivo di Djuric rischia più che altro di mettere ai margini Bonny. Ondrejka e Lovik sono due scommesse, ma vista la situazione di classifica dei Ducali era lecito aspettarsi qualcosa in più. Pecchia avrà il compito di fare il massimo con quello che la società gli ha messo a disposizione. Nella speranza che possa bastare.

Roma 6 - Rensch, Nelsson e Salah-Eddine sono i nomi nuovi in casa Roma. Non conosciuti ma sui quali la società giallorossa punta molto. Da capire quello che sarà il loro impatto. Ma la rosa è rimasta competitiva, senza cessioni di primo livello. L'altro acquisto last minute porta il nome di Gourna-Douath, una scommessa che i giallorossi sperano di vincere.

Torino 5,5 - Salama sarà l'attaccante che farà dimenticare l'infortunio di Duvan Zapata? Questa è la grande domanda che cambia il parere sul mercato del Toro. Con tanto tempo a disposizione per pianificare c'era da aspettarsi che potesse arrivare una sicurezza e non una scommessa. Per il resto ottimi i colpi Elmas e Casadei, ma la sufficienza non arriva, a causa dell'attaccante che serviva, prima dell'ultimo giorno.

Udinese 6,5 - Il grande colpo non è in entrata ma riguarda la permanenza di Lorenzo Lucca. Voluto da molti club la forza dell'Udinese è stata quella di riuscire a resistere. Per il resto solito mercato di sempre per i friulani, con Solet che ha tutta l'aria di essere un giocatore che farà parlare di sé.

Venezia 5,5 - Cedere Pohjanpalo è un rischio clamoroso. I lagunari devono saperlo, anche perché la reazione della piazza non sarà semplice da gestire se le cose non dovessero andare per il meglio nelle prossime settimane. Daniel Fila basterà per non far rimpiangere il "doge"?