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Cattivissimi tre. Ranieri ha creato la sua Crazy Gang in difesa
Il più 'piccolo' dei tre, Gianluca Mancini è uno dei più tosti e duri centrali difensivi di tutta Europa ed è alto centonovanta centimetri. Poi Mats Hummels, la cui rissa da far west nel finale contro tutta la panchina della Lazio, su tutti contro il Taty Castellanos, è diventata virale tra i tifosi giallorossi. Centonovantuno centimetri lui, uno in meno di Evan N'Dicka. Il parigino e nazionale della Costa D'Avorio è centonovantadue centimetri e nonostante la stazza pare quasi quello più 'docile' del gruppo. Una retroguardia di giganti e di marcantoni che spaventa tutti. Un tris che, adesso affiancato da due esterni intelligenti come Angelino e Alexis Saelemaekers, e protetto da una mediana tostissima come quella di Leandro Paredes e Manu Konè, può essere la cerniera di retroguardia che guiderà la Roma fino all'estate.
Modello Crazy Gang
Tre duri, tosti. Una difesa degna della Crazy Gang del Wimbledon, quella retroguardia durissima da superare con un leader come Vinnie Jones. Mancini, fatte le debite proporzioni, può esserne la riproposizione moderna all'italiana. C'è una storia straordinaria che raccontava Sinisa Mihajlovic, meraviglioso e durissimo difensore centrale, e cecchino pazzesco su punizione, sulla retroguardia della 'sua' Lazio. Con Jaap Stam e Fernando Couto, "tutti alla fine provavano a passare dalla parte di Favalli". Beninteso, sistemi leciti e consentiti, ma intimidazioni da calcio d'un tempo che hanno reso quella una difesa da leggenda.
Il caso Hummels
Ranieri ha spiegato di voler trattenere Hummels a Roma in futuro, perché dopo che con Ivan Juric era rimasto fuori, è diventato un caposaldo del suo progetto. Chiaro. A dicembre compirà trentasette anni, rappresenterebbe nel caso il senatore del reparto, però è senza dubbio un modello per i compagni anche a livello di approccio e la gara contro la Lazio (al netto del brutto finale col Taty) lo conferma. E lui? "Non so se resto", ha detto di recente. Questi mesi, questa difesa, questa nuova Crazy Gang giallorossa, può magari fargli cambiare idea.
Modello Crazy Gang
Tre duri, tosti. Una difesa degna della Crazy Gang del Wimbledon, quella retroguardia durissima da superare con un leader come Vinnie Jones. Mancini, fatte le debite proporzioni, può esserne la riproposizione moderna all'italiana. C'è una storia straordinaria che raccontava Sinisa Mihajlovic, meraviglioso e durissimo difensore centrale, e cecchino pazzesco su punizione, sulla retroguardia della 'sua' Lazio. Con Jaap Stam e Fernando Couto, "tutti alla fine provavano a passare dalla parte di Favalli". Beninteso, sistemi leciti e consentiti, ma intimidazioni da calcio d'un tempo che hanno reso quella una difesa da leggenda.
Il caso Hummels
Ranieri ha spiegato di voler trattenere Hummels a Roma in futuro, perché dopo che con Ivan Juric era rimasto fuori, è diventato un caposaldo del suo progetto. Chiaro. A dicembre compirà trentasette anni, rappresenterebbe nel caso il senatore del reparto, però è senza dubbio un modello per i compagni anche a livello di approccio e la gara contro la Lazio (al netto del brutto finale col Taty) lo conferma. E lui? "Non so se resto", ha detto di recente. Questi mesi, questa difesa, questa nuova Crazy Gang giallorossa, può magari fargli cambiare idea.
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