Lazio, Lotito sul licenziamento del falconiere: "Fuori in un'ora". Addio anche al chirurgo

Ha fatto discutere il licenziamento del falconiere Juan Bernabè da parte della Lazio, allontanato per aver esibito sui suoi profili social i risultati della sua nuova protesi peniena. Presente a Montecitorio per la seduta del Parlamento, il presidente dei biancocelesti Claudio Lotito ha parlato ai cronisti.

Di seguito alcune dichiarazioni di Lotito, riportate da La Stampa nella sua edizione online: "Sono 67 anni che non salto una Messa, ho un comportamento irreprensibile sotto tutti i punti di vista, faccio battaglie di cambiamento e moralizzazione e tu ti comporti in quella maniera?". E poi aggiunge, sempre sul caso Bernabe: "Era con noi da 15 anni, l'ho sollevato dall'incarico in un'ora perché non guardo in faccia a nessuno. La Lazio è una società quotata, ha procedure da rispettare". A pagare anche il chirurgo urologo-andrologo Gabriele Antonini: "Fuori alla velocità della luce". Poi spiega sull'aquila Olimpia che "era legata a quella persona, quindi dovremo trovare come sostituirla. Non è un gioco, ha un costo". E poi rilancia: "Predico valori e la persona che governa l'aquila ha quel comportamento di scadimento morale...".

Lotito prosegue e conclude poi sul derby, perso di recente per 2-0 contro la Roma: "Il derby per me è zero, non ha comportato nessun trauma; magari qualcuno ha pensato che il percorso potesse cambiare, ma non mi sembra che sia cambiato. Abbiamo perso sul campo immeritatamente: due gol in venti minuti per un blackout nostro, poi avremmo potuto segnarne quattro".