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“Share the good”: Fondazione Lazio e la SSLazio vicini alle famiglie in difficoltà
Presso la sala stampa di Formello è andata in scena nel pomeriggio la conferenza di presentazione del progetto “Share the Good”, che vede la Fondazione S.S. Lazio 1900 e la Lazio stessa vicini a bambini e famiglie in difficoltà. Di seguito la conferenza, presenti la dottoressa Cristina Mezzaroma, presidente della Fondazione S.S. Lazio 1900, l’avvocato Francesco Pastorello (Croce Rossa Italiana - Comitato dell'Area Metropolitana di Roma Capitale), Bruno Izzi (Responsabile approvvigionamenti alimentari Comunità di Sant’Egidio), Francesco Mazzotta (Consiglio direttivo Banco Alimentare Lazio), Emanuele Perrotta (Direttore Operativo Banco Alimentare Roma) e il segretario generale della Lazio Armando Calveri.
Prende la parola Cristina Mezzaroma: “Grazie per aver avuto la sensibilità di essere qui. Manca l’assessore Funari che ha mandato due righe. Questa idea ci è venuta qualche tempo fa quando durante un’altra iniziativa della Lazio ho incontrato l’assessore Funari e parlando mi ha esposto la difficoltà di tante famiglie nell’avere del cibo. I magazzini delle varie associazioni sono vuoti. Per questo ho deciso di fare qualcosa, come fondazione sapete che posso contare su 89 sezioni. Quella di maggior traino è la Lazio Calcio, ne ho parlato con il presidente e mi ha dato l’ok. Pochi giorni fa c’è stata la riunione fattiva, occorre dare una possibilità alle persone di avere una tavola imbandita.
La Fondazione intende diluire la raccolta per tutto l’anno. La Lazio avrà dei punti di raccolta anche grazie a Sport e Salute. Saranno tre punti per ogni partita della Lazio, mi auguro che i tifosi accolgano l’invito. Tra gennaio e febbraio partiranno i supermercati. Stiamo avendo contatti con due grandi gruppi di supermercati a Roma, poi mi auguro che gli altri gruppi accolgano favorevolmente l’iniziativa. Non è una raccolta una tantum, durerà tutto l’anno. Abbiamo stilato per ora alcuni prodotti che saranno specificato nel comunicato. No vetro, non prodotti deperibili e possibilmente a lunga scadenza. È la puntata zero, durante l’anno questa macchina sarà perfezionata ancora di più. Ho piena fiducia che i tifosi della Lazio facciano vedere quanto il loro cuore sia grande, per essere vicini a chi è meno fortunato”.
Prende la parola Armando Calveri. “Grazie alla dottoressa Mezzaroma dell’invito. Desidero esprimere gratitudine per l’opera quotidiana della Croce Rossa Italiana e del Banco Alimentare. Sono testimone diretto di una situazione che mi colpisce quotidianamente. Vicino casa mia c’è una mensa per i poveri, mi colpisce che alla necessità primaria dei genitori per i propri figli ci siamo ormai purtroppo abituati. Tra i bisognosi c’è anche qualcuno che è in seria difficoltà ad approcciare quei luoghi per una questione di dignità. Chiedere il cibo è una cosa molto difficile.
Il messaggio che parte dalla S.S. Lazio parte da un mondo che oggi vive in un sistema in cui ricchezza, lusso e agio la fanno da padrona. Ma sono convinto che i ragazzi che rappresentano la nostra squadra abbiamo un cammino e un background che si sposa con il concetto di sacrificio e solidarietà. Per raggiugnere i risultati sportivi questi sono elementi essenziali e basilari. Il concetto che passa è che la squadra farà la sua parte cercando di dare un segnale alla nostra comunità, che nel tempo ha sempre dimostrato di essere attivamente partecipe in varie emergenze che hanno colpito la nostra nazione. Vi invito a riflettere su cosa è mancato in questi anni alla Lazio, che paga ancora oggi un retaggio sbagliato come dimostrano in ultimo i fatti di Amsterdam. Non rappresentiamo solo un simbolo e un campo da gioco ma un messaggio di solidarietà e vicinanza”.
Prende la parola Francesco Pastorello. “Grazie alla Fondazione Lazio 1900 e alla dottoressa Mezzaroma. Noi come Croce Rossa abbiamo deciso di proseguire una collaborazione che già vede altre iniziative. Abbiamo sperimentato l’attenzione della società nei confronti di persone in difficoltà, ma soprattutto della singola persona. C’è un’incredibile attenzione al bisogno individuale delle persone che assistiamo. In questo specifico ambito assistiamo ogni anno a Roma oltre 5mila famiglie e 2mila persone senza dimora. L’aiuto alimentare è il più immediato, ma anche il primo veicolo per intercettare ulteriori bisogni, a partire da quelli sanitari e burocratici. Apprezziamo che questa iniziativa faccia incontrare volontariato e sport, chiediamo ai tifosi di condividere qualcosa con chi ne ha bisogno. Penso sia un’ottima occasione per trovare una nuova strada, sono sicuro che riempiremo i magazzini per distribuire il tutto a chi ne ha bisogno”.
Prende la parola Bruno Izzi: “Ringraziamo la Fondazione, che scende in campo per una Roma più inclusiva. È centrale nell’anno giubilare, bisogna essere solidali con il prossimo. Noi abbiamo il contatto diretto con chi è in difficoltà: sono persone, famiglie, anziani con pensioni minime e persone senza fissa dimora, ma anche persone che lavorano senza riuscire a mettere insieme però quanto necessario. Solo per l’aspetto alimentare un romano su dieci non ha tutti i pasti completi. Dare questo segnale non è marginale ma sostanziale, serve a ridefinire l’immagine di questa città spesso ferita da episodi di disgregazione sociale. Lo sport aggrega e se dà un segnale diventa uno strumento potentissimo per dare alla città la sua identità storica”.
Prende la parola Francesco Mazzotta: “Mi piace pensare che sia bello unire il desiderio per cui una persona va allo stadio, bello e divertimento, con il desiderio di bene. Dentro ciascuno di noi questo desiderio va coltivato e ricordato. Come Banco Alimentare del Lazio siamo grati per questa iniziativa e siamo contenti di mettere la nostra trentennale esperienza a disposizione per far aumentare i tifosi in questo desiderio di bene e di bello. Ringrazio la dottoressa Mezzaroma”.
Prende la parola Emanuele Perrotta: “Ringrazio Cristina Mezzaroma. Penso sia un’iniziativa importante, spero sia la prima di tante. Questa connessione tra sport e solidarietà è importante, così come quella tra società civile e persone ai margini. Serve mettere una luce su questo mondo. Abbiamo aderito con slancio a questa iniziativa, perché è importante raggiungere più persone possibili. Sono contento che questa iniziativa abbia un percorso lungo ed esteso”.
Riprende la parola la dottoressa Cristina Mezzaroma: “La prima raccolta allo stadio sarà il 16 dicembre alle 20:45 per Lazio-Inter”.
Prende la parola Cristina Mezzaroma: “Grazie per aver avuto la sensibilità di essere qui. Manca l’assessore Funari che ha mandato due righe. Questa idea ci è venuta qualche tempo fa quando durante un’altra iniziativa della Lazio ho incontrato l’assessore Funari e parlando mi ha esposto la difficoltà di tante famiglie nell’avere del cibo. I magazzini delle varie associazioni sono vuoti. Per questo ho deciso di fare qualcosa, come fondazione sapete che posso contare su 89 sezioni. Quella di maggior traino è la Lazio Calcio, ne ho parlato con il presidente e mi ha dato l’ok. Pochi giorni fa c’è stata la riunione fattiva, occorre dare una possibilità alle persone di avere una tavola imbandita.
La Fondazione intende diluire la raccolta per tutto l’anno. La Lazio avrà dei punti di raccolta anche grazie a Sport e Salute. Saranno tre punti per ogni partita della Lazio, mi auguro che i tifosi accolgano l’invito. Tra gennaio e febbraio partiranno i supermercati. Stiamo avendo contatti con due grandi gruppi di supermercati a Roma, poi mi auguro che gli altri gruppi accolgano favorevolmente l’iniziativa. Non è una raccolta una tantum, durerà tutto l’anno. Abbiamo stilato per ora alcuni prodotti che saranno specificato nel comunicato. No vetro, non prodotti deperibili e possibilmente a lunga scadenza. È la puntata zero, durante l’anno questa macchina sarà perfezionata ancora di più. Ho piena fiducia che i tifosi della Lazio facciano vedere quanto il loro cuore sia grande, per essere vicini a chi è meno fortunato”.
Prende la parola Armando Calveri. “Grazie alla dottoressa Mezzaroma dell’invito. Desidero esprimere gratitudine per l’opera quotidiana della Croce Rossa Italiana e del Banco Alimentare. Sono testimone diretto di una situazione che mi colpisce quotidianamente. Vicino casa mia c’è una mensa per i poveri, mi colpisce che alla necessità primaria dei genitori per i propri figli ci siamo ormai purtroppo abituati. Tra i bisognosi c’è anche qualcuno che è in seria difficoltà ad approcciare quei luoghi per una questione di dignità. Chiedere il cibo è una cosa molto difficile.
Il messaggio che parte dalla S.S. Lazio parte da un mondo che oggi vive in un sistema in cui ricchezza, lusso e agio la fanno da padrona. Ma sono convinto che i ragazzi che rappresentano la nostra squadra abbiamo un cammino e un background che si sposa con il concetto di sacrificio e solidarietà. Per raggiugnere i risultati sportivi questi sono elementi essenziali e basilari. Il concetto che passa è che la squadra farà la sua parte cercando di dare un segnale alla nostra comunità, che nel tempo ha sempre dimostrato di essere attivamente partecipe in varie emergenze che hanno colpito la nostra nazione. Vi invito a riflettere su cosa è mancato in questi anni alla Lazio, che paga ancora oggi un retaggio sbagliato come dimostrano in ultimo i fatti di Amsterdam. Non rappresentiamo solo un simbolo e un campo da gioco ma un messaggio di solidarietà e vicinanza”.
Prende la parola Francesco Pastorello. “Grazie alla Fondazione Lazio 1900 e alla dottoressa Mezzaroma. Noi come Croce Rossa abbiamo deciso di proseguire una collaborazione che già vede altre iniziative. Abbiamo sperimentato l’attenzione della società nei confronti di persone in difficoltà, ma soprattutto della singola persona. C’è un’incredibile attenzione al bisogno individuale delle persone che assistiamo. In questo specifico ambito assistiamo ogni anno a Roma oltre 5mila famiglie e 2mila persone senza dimora. L’aiuto alimentare è il più immediato, ma anche il primo veicolo per intercettare ulteriori bisogni, a partire da quelli sanitari e burocratici. Apprezziamo che questa iniziativa faccia incontrare volontariato e sport, chiediamo ai tifosi di condividere qualcosa con chi ne ha bisogno. Penso sia un’ottima occasione per trovare una nuova strada, sono sicuro che riempiremo i magazzini per distribuire il tutto a chi ne ha bisogno”.
Prende la parola Bruno Izzi: “Ringraziamo la Fondazione, che scende in campo per una Roma più inclusiva. È centrale nell’anno giubilare, bisogna essere solidali con il prossimo. Noi abbiamo il contatto diretto con chi è in difficoltà: sono persone, famiglie, anziani con pensioni minime e persone senza fissa dimora, ma anche persone che lavorano senza riuscire a mettere insieme però quanto necessario. Solo per l’aspetto alimentare un romano su dieci non ha tutti i pasti completi. Dare questo segnale non è marginale ma sostanziale, serve a ridefinire l’immagine di questa città spesso ferita da episodi di disgregazione sociale. Lo sport aggrega e se dà un segnale diventa uno strumento potentissimo per dare alla città la sua identità storica”.
Prende la parola Francesco Mazzotta: “Mi piace pensare che sia bello unire il desiderio per cui una persona va allo stadio, bello e divertimento, con il desiderio di bene. Dentro ciascuno di noi questo desiderio va coltivato e ricordato. Come Banco Alimentare del Lazio siamo grati per questa iniziativa e siamo contenti di mettere la nostra trentennale esperienza a disposizione per far aumentare i tifosi in questo desiderio di bene e di bello. Ringrazio la dottoressa Mezzaroma”.
Prende la parola Emanuele Perrotta: “Ringrazio Cristina Mezzaroma. Penso sia un’iniziativa importante, spero sia la prima di tante. Questa connessione tra sport e solidarietà è importante, così come quella tra società civile e persone ai margini. Serve mettere una luce su questo mondo. Abbiamo aderito con slancio a questa iniziativa, perché è importante raggiungere più persone possibili. Sono contento che questa iniziativa abbia un percorso lungo ed esteso”.
Riprende la parola la dottoressa Cristina Mezzaroma: “La prima raccolta allo stadio sarà il 16 dicembre alle 20:45 per Lazio-Inter”.
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