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Lazio, Baroni: "Mi assumo ogni responsabilità, spero sia un incidente di percorso"
Marco Baroni, allenatore della Lazio, ha rilasciato un'intervista a DAZN dopo la sconfitta subita all'Olimpico contro l'Inter:
Che partita è stata?
“Parlo della partita. Sono dispiaciuto per la squadra e per i tifosi. Mi assumo la responsabilità della sconfitta. È chiaro che abbiamo fatto quaranta minuti buoni ma non è sufficiente. La squadra ha ceduto dal punto di vista nervoso e abbiamo concesso cose che all’Inter non puoi concedere. Non sono stato bravo a gestire questa situazione dal punto di vista emotivo. Adesso c’è da lavorare e ripartire”.
La partita l'avete persa in quei dieci minuti finali del primo tempo?
“Non deve accadere e non può accadere. Potrei parlare anche delle situazioni poco fortunate avvenute in campo ma la squadra non può disunirsi così. Mi dispiace, l’ha fatto perdendo dal punto di vista nervoso, magari c’è un po’ di stanchezza. Mi sono assunto questa responsabilità. Dev’essere un incidente di percorso, sono sicuro che sarà così”.
Che analisi tattica fa?
“Quando giochiamo con un giocatore offensivo tra le linee, la squadra crea situazioni importanti. Anche con la mobilità degli esterni. La squadra l’ha dimostrato e l’ha fatto vedere. Abbiamo tante partite addosso, c’è stanchezza ma non si possono perdere le distanze in questa maniera. Devo ricondurre a questo per forza, è la prima volta che avviene. Sicuramente noi in questa maniera non c’è 4-3-3 o 4-2-3-1. La squadra non era centrata nelle distanze, ci siamo allungati e di solito non lo facciamo. Questo è il motivo per cui riusciamo a tenere quattro giocatori offensivi”.
Che partita è stata?
“Parlo della partita. Sono dispiaciuto per la squadra e per i tifosi. Mi assumo la responsabilità della sconfitta. È chiaro che abbiamo fatto quaranta minuti buoni ma non è sufficiente. La squadra ha ceduto dal punto di vista nervoso e abbiamo concesso cose che all’Inter non puoi concedere. Non sono stato bravo a gestire questa situazione dal punto di vista emotivo. Adesso c’è da lavorare e ripartire”.
La partita l'avete persa in quei dieci minuti finali del primo tempo?
“Non deve accadere e non può accadere. Potrei parlare anche delle situazioni poco fortunate avvenute in campo ma la squadra non può disunirsi così. Mi dispiace, l’ha fatto perdendo dal punto di vista nervoso, magari c’è un po’ di stanchezza. Mi sono assunto questa responsabilità. Dev’essere un incidente di percorso, sono sicuro che sarà così”.
Che analisi tattica fa?
“Quando giochiamo con un giocatore offensivo tra le linee, la squadra crea situazioni importanti. Anche con la mobilità degli esterni. La squadra l’ha dimostrato e l’ha fatto vedere. Abbiamo tante partite addosso, c’è stanchezza ma non si possono perdere le distanze in questa maniera. Devo ricondurre a questo per forza, è la prima volta che avviene. Sicuramente noi in questa maniera non c’è 4-3-3 o 4-2-3-1. La squadra non era centrata nelle distanze, ci siamo allungati e di solito non lo facciamo. Questo è il motivo per cui riusciamo a tenere quattro giocatori offensivi”.
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