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Lazio, altra prova di maturità. Monza: solito copione, così non va per la salvezza
"Una settimana da Dio" non è solo un celebre film con Jim Carrey, Morgan Freeman e Jennifer Aniston come protagonisti, ma anche il riassunto degli ultimi 7 giorni vissuti dalla Lazio. Battendo in sequenza Cagliari, Porto e Monza, la formazione di Baroni ha dato prova di essere matura per poter ambire a grandi traguardi. I biancocelesti sono infatti da 3 vittorie ottenute sfruttando la superiorità numerica (Cagliari), prevalendo su un avversario importante a livello europeo (Porto) e sapendo soffrire (Monza). Una vasta gamma skills, che in massima serie non possono vantare in molti.
Andando più nello specifico sul match dell'U-Power Stadium, la Lazio ha saputo pungere al momento opportuno nel primo tempo ma anche gestire i momenti di spinta del Monza, ad inizio gara e nel corso della ripresa. Un atteggiamento mostrato sia dai giocatori schierati all'inizio che dai subentrati, tutti protagonisti di una gestione di Baroni in cui ognuno al suo spazio e ha modo di contribuire alla causa comune. Avanti dunque con questo entusiasmo, ma anche con voglia di migliorare e umiltà: questo è il mantra recitato da tecnico e giocatori.
Se Baroni si gode la sua splendida creatura, dall'altra parte Nesta riflette su come cambiare le cose. Tra Atalanta, Milan e Lazio, la sensazione lasciata dai brianzoli negli occhi di tifosi e addetti ai lavori è sempre la stessa: prestazioni buone, ma non abbastanza per portare a casa punti. Certamente, un problema dei lombardi è legato alla concretezza sotto rete: 10 i gol segnati fin qui, solo Empoli, Genoa e Lecce hanno fatto peggio. Una media realizzativa che, unita ad una difesa non certo imperforabile, colloca Nesta e i suoi ragazzi in zona retrocessione. Serve una svolta: che sia di uomini su cui puntare, modulo di gioco o nuovi innesti dal mercato, senza un cambio di marcia l'obiettivo salvezza si fa difficile.
Andando più nello specifico sul match dell'U-Power Stadium, la Lazio ha saputo pungere al momento opportuno nel primo tempo ma anche gestire i momenti di spinta del Monza, ad inizio gara e nel corso della ripresa. Un atteggiamento mostrato sia dai giocatori schierati all'inizio che dai subentrati, tutti protagonisti di una gestione di Baroni in cui ognuno al suo spazio e ha modo di contribuire alla causa comune. Avanti dunque con questo entusiasmo, ma anche con voglia di migliorare e umiltà: questo è il mantra recitato da tecnico e giocatori.
Se Baroni si gode la sua splendida creatura, dall'altra parte Nesta riflette su come cambiare le cose. Tra Atalanta, Milan e Lazio, la sensazione lasciata dai brianzoli negli occhi di tifosi e addetti ai lavori è sempre la stessa: prestazioni buone, ma non abbastanza per portare a casa punti. Certamente, un problema dei lombardi è legato alla concretezza sotto rete: 10 i gol segnati fin qui, solo Empoli, Genoa e Lecce hanno fatto peggio. Una media realizzativa che, unita ad una difesa non certo imperforabile, colloca Nesta e i suoi ragazzi in zona retrocessione. Serve una svolta: che sia di uomini su cui puntare, modulo di gioco o nuovi innesti dal mercato, senza un cambio di marcia l'obiettivo salvezza si fa difficile.
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