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Capello: "La Lazio gioca il più bel calcio d'Italia. Fiorentina? Un cantiere in costruzione"
Continuano ad incantare Lazio e Fiorentina. Le due squadre infatti inseguono il Napoli in vetta alla classifica e lo fanno a suon di vittorie ma soprattutto di prestazioni sempre più convincenti. Merito di Marco Baroni e Raffaele Palladino, i due tecnici del momento. E proprio su entrambi gli allenatori si è espresso ai taccuini dell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport Fabio Capello:
La Lazio di Baroni gioca il più bel calcio d’Italia, l’ho detto in tempi non sospetti. E la Fiorentina di Palladino fa risultato anche quando soffre come a Como: segnale importante. Dove possono arrivare? Servirebbe la palla di vetro per dirlo (ride ndr). A parte gli scherzi, l’incognita è quella che vale un po’ per tutte le squadre che giocano le coppe europee: gli infortuni con i tanti impegni. Lazio e Fiorentina hanno la rosa per reggere eventuali imprevisti? Da questa risposta dipendono le ambizioni di entrambe, anche se una è più avanti dell’altra, a mio parere.
Palladino? Rispetto alla Lazio, la sua Fiorentina mi pare ancora un cantiere in costruzione, al di là dei risultati molto positivi. Però non prendere gol fuori casa è anche qui indice di forza collettiva. Significa che tutti remano dalla stessa parte, aggrediscono e rincorrono, senza risparmiarsi".
La Lazio di Baroni gioca il più bel calcio d’Italia, l’ho detto in tempi non sospetti. E la Fiorentina di Palladino fa risultato anche quando soffre come a Como: segnale importante. Dove possono arrivare? Servirebbe la palla di vetro per dirlo (ride ndr). A parte gli scherzi, l’incognita è quella che vale un po’ per tutte le squadre che giocano le coppe europee: gli infortuni con i tanti impegni. Lazio e Fiorentina hanno la rosa per reggere eventuali imprevisti? Da questa risposta dipendono le ambizioni di entrambe, anche se una è più avanti dell’altra, a mio parere.
Palladino? Rispetto alla Lazio, la sua Fiorentina mi pare ancora un cantiere in costruzione, al di là dei risultati molto positivi. Però non prendere gol fuori casa è anche qui indice di forza collettiva. Significa che tutti remano dalla stessa parte, aggrediscono e rincorrono, senza risparmiarsi".
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