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Le pagelle della Lazio - Pedro non brilla, Rovella incanta. Taty sacrificio e dolore
Risultato finale: Lazio-Bologna 3-0
Provedel 6 - Serata soporifera, gioca più coi piedi che con le mani. Il Bologna sfonda poco, l'uomo in meno contribuisce ad aumentare la tranquillità. Dà una mano in fase d'impostazione, guadagna la sufficienza grazie alla presenza in campo.
Lazzari 6,5 - Non sfonda tantissimo, ma quando parte il Bologna soffre. Due affondi determinanti, da applausi la sgasata con assist incluso per il Taty. Ma l'argentino non riesce a trovare la deviazione giusta.
Gila 6,5 - Gestisce con personalità, senza mai strafare: poco appariscente, fa sempre la giocata utile. Castro dalle sue parti non passa mai, nemmeno nel primo tempo.
Romagnoli 6 - La notte dell'Olimpico è di quelle da sogno, tiene il Bologna fuori dal perimetro, la difesa non rischia mai nulla. Esce a causa di un problema fisico. Dal 46' Gigot 7 - Entra e ingaggia subito un duello rusticano con Castro, tra colpi più o meno proibiti. Poi si trasforma in rapace d'area sbloccando un match che sembrava stregato.
Pellegrini 6,5 - Diventa un attaccante aggiunto, insieme a Zaccagni mette in crisi un Bologna già in difficoltà di suo. Accelerazione da applausi sul gol del 2-0, da quel momento in poi decide di non fermarsi più.
Vecino 6,5 - Prova a sgusciare tra le linee, si inserisce coi tempi giusti: suo il cross non sfruttato dal Taty Castellanos, è tra più propositivi quando l'inerzia non gira nel verso giusto. Dal 60' Dia 6,5 - Il suo ingresso stravolge tutto, la Lazio cala la maschera della sofferenza e inizia a giocare il solito calcio di qualità.
Rovella 7 - Sta crecsendo in maniera esponenziale, le sue sventagliate sono pennellate d'autore. Gestisce i tempi e detta i ritmi lanciando segnali pure in chiave nazionale: incanta grazie alle giocate di qualità, ma quando serve piazza pure qualche tackle bello ruvido.
Guendouzi 6 - Si divora un quasi gol pasticciando col pallone, poi abbandona le velleità da marcatore e inizia a pensare soltanto alla sostanza. Meno efficace rispetto al match di san Siro contro l'Italia.
Pedro 5,5 - Non la sua miglior partita in maglia biancoceleste. Il primo tempo dell'Olimpico è complicato, difficile da interpretare: va a strappi, non riesce mai ad incidere. Dal 60' Isaksen 6 - Riesce a dare freschezza in un momento in cui tutta la squadra aveva necessità di respirare. Si procura il possibile rigore, poi Dele-Bashiru gli "rovina la festa".
Castellanos 6,5 - Prima decide di buttare giù l'Olimpico a costo zero, ma la girata di prima intenzione non va nemmeno nello specchio. Poi pensa più a giocare di sostanza, tirando sportellate e mettendosi a lottare con chiunque. Non segna, ma è impossibile farglielo pesare: si sbatte in continuazione, non delude mai sotto il punto di vista dell'impegno. Dall'85' Dele-Bashiru 6,5 - Entra e segna il gol del 3-0 sfruttando una disattenzione della difesa ospite.
Zaccagni 7,5 - Si sacrifica parecchio, soprattutto quando la Lazio non sfonda. Poi si accende in un amen, da applausi il gol che si inventa per chiudere virtualmente (e definitivamente) il match. Dal 74' Tchaouna s.v.
Marco Baroni 7,5 - Ha il grande merito di aver plasmato la squadra a sua immagine e somiglianza. Ha dato unione nel momento necessario, professando il credo di chi pensa soltanto al lavoro. Testa bassa e pedalare: i risultati ora parlano chiaro.
Provedel 6 - Serata soporifera, gioca più coi piedi che con le mani. Il Bologna sfonda poco, l'uomo in meno contribuisce ad aumentare la tranquillità. Dà una mano in fase d'impostazione, guadagna la sufficienza grazie alla presenza in campo.
Lazzari 6,5 - Non sfonda tantissimo, ma quando parte il Bologna soffre. Due affondi determinanti, da applausi la sgasata con assist incluso per il Taty. Ma l'argentino non riesce a trovare la deviazione giusta.
Gila 6,5 - Gestisce con personalità, senza mai strafare: poco appariscente, fa sempre la giocata utile. Castro dalle sue parti non passa mai, nemmeno nel primo tempo.
Romagnoli 6 - La notte dell'Olimpico è di quelle da sogno, tiene il Bologna fuori dal perimetro, la difesa non rischia mai nulla. Esce a causa di un problema fisico. Dal 46' Gigot 7 - Entra e ingaggia subito un duello rusticano con Castro, tra colpi più o meno proibiti. Poi si trasforma in rapace d'area sbloccando un match che sembrava stregato.
Pellegrini 6,5 - Diventa un attaccante aggiunto, insieme a Zaccagni mette in crisi un Bologna già in difficoltà di suo. Accelerazione da applausi sul gol del 2-0, da quel momento in poi decide di non fermarsi più.
Vecino 6,5 - Prova a sgusciare tra le linee, si inserisce coi tempi giusti: suo il cross non sfruttato dal Taty Castellanos, è tra più propositivi quando l'inerzia non gira nel verso giusto. Dal 60' Dia 6,5 - Il suo ingresso stravolge tutto, la Lazio cala la maschera della sofferenza e inizia a giocare il solito calcio di qualità.
Rovella 7 - Sta crecsendo in maniera esponenziale, le sue sventagliate sono pennellate d'autore. Gestisce i tempi e detta i ritmi lanciando segnali pure in chiave nazionale: incanta grazie alle giocate di qualità, ma quando serve piazza pure qualche tackle bello ruvido.
Guendouzi 6 - Si divora un quasi gol pasticciando col pallone, poi abbandona le velleità da marcatore e inizia a pensare soltanto alla sostanza. Meno efficace rispetto al match di san Siro contro l'Italia.
Pedro 5,5 - Non la sua miglior partita in maglia biancoceleste. Il primo tempo dell'Olimpico è complicato, difficile da interpretare: va a strappi, non riesce mai ad incidere. Dal 60' Isaksen 6 - Riesce a dare freschezza in un momento in cui tutta la squadra aveva necessità di respirare. Si procura il possibile rigore, poi Dele-Bashiru gli "rovina la festa".
Castellanos 6,5 - Prima decide di buttare giù l'Olimpico a costo zero, ma la girata di prima intenzione non va nemmeno nello specchio. Poi pensa più a giocare di sostanza, tirando sportellate e mettendosi a lottare con chiunque. Non segna, ma è impossibile farglielo pesare: si sbatte in continuazione, non delude mai sotto il punto di vista dell'impegno. Dall'85' Dele-Bashiru 6,5 - Entra e segna il gol del 3-0 sfruttando una disattenzione della difesa ospite.
Zaccagni 7,5 - Si sacrifica parecchio, soprattutto quando la Lazio non sfonda. Poi si accende in un amen, da applausi il gol che si inventa per chiudere virtualmente (e definitivamente) il match. Dal 74' Tchaouna s.v.
Marco Baroni 7,5 - Ha il grande merito di aver plasmato la squadra a sua immagine e somiglianza. Ha dato unione nel momento necessario, professando il credo di chi pensa soltanto al lavoro. Testa bassa e pedalare: i risultati ora parlano chiaro.
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