Lazio, Stendardo: "Il derby non avrei mai voluto giocarlo..."
La Lazio ha chiuso il 2024 con il match giocato all'Olimpico contro l'Atalanta, concluso 1-1 con le reti di Dele-Bashiru e Brescianini, e ora si appresta a iniziare il 2025 con il primo appuntamento che coinciderà con il derby della Capitale. Sui prossimi appuntamenti della squadra di Baroni si è così espresso l'ex biancoceleste Guglielmo Stendardo ai microfoni di Radiosei: "Contro l’Atalanta partita bella dal punto di vista estetico perché si sono affrontate due squadre offensive che giocano un calcio europeo e hanno tecnici preparati. Dele-Bashiru bravo per il gol ma anche in fase difensiva, ha seguito perfettamente le indicazioni del tecnico. Gila partita incredibile, bene anche Romagnoli. Così come Tavares, Marusic, Zaccagni. Gara quasi perfetta, peccato aver subito gol alla fine. Chiuderla prima avrebbe significato ottenere una vittoria importante e anche meritata. Tuttavia sono arrivati segnali importanti".
BILANCIO - "Bilancio positivo, vincente e convincente, sia per la Lazio che per il tecnico che ha dimostrato di essere bravo, equilibrato, pronto anche a cambiare. Sono arrivate indicazioni che fanno ben sperare per il futuro".
DERBY - "Sulla carta non c’è partita, la Lazio è molto più forte della Roma. Possono subentrare le tensioni, i fattori esterni, ma se analizziamo il campo ho visto che anche ieri a Milano i romanisti hanno dimostrato dei limiti. Ovvio che la squadra in difficoltà al derby cerca di tirare fuori qualcosa di diverso, ma se la Lazio fa la Lazio in questo momento non c’è partita, i valori sono diversi. La Roma ha individualità importanti, ma non ha un’identità. La Lazio è una squadra, ha certezze".
"Io i derby li vivevo con grande tensione, un difensore come me non lo avrebbe mai voluto giocare. Sentivo la responsabilità di rappresentare la Lazio. Io davanti avevo Totti, Mancini. Giocare il derby a Roma è il massimo per un calciatore, per un difensore un po’ meno perché ogni errore viene amplificato. Io sono stato fortunato a giocarne tanti, è uno spettacolo anche fuori dal campo. Spero sia un momento di festa per la città, è una partita diversa dalle altre ma sempre una partita è, quindi l’importante è non esagerare".