RIVIVI LA DIRETTA - Lazio, Baroni: "Non possiamo vincere sempre 3/4-0, ma..."
La Lazio vince e convince nel Monday night dell’Olimpico per 2-1. Prima Dia porta in vantaggio i suoi, poi Luvumbo per il Cagliari raggiunto da Zaccagni dagli undici metri. Così, la Lazio continua la sua scia di imbattibilità in casa nelle ultime undici partite, piazzandosi al terzo posto insieme all’Atalanta e la Fiorentina. Al termine del match Marco Baroni in conferenza stampa:
“Arrabbiato? Non è che non mi è piaciuto, sentivo che la squadra aveva bisogno di sostegno, siamo andati in vantaggio ma abbiamo perso qualcosa, poteva fare più gestione anziché andare in verticale. Ho cambiato Noslin, non volevo penalizzarlo ma avevo bisogno di mettere più palleggio, abbiamo fatto 25 minuti benissimo e ci siamo alzati. Dobbiamo pensare che il Cagliari ha fatto un tiro in porta, una deviazione. Faccio i complimenti ai ragazzi, se non ti spendi non le porti a casa queste gare”.
Quando la Champions può concretizzarsi?
“Siamo in lotta con noi stessi, la sfida più bella è questa. Noi siamo ambiziosi, io, la squadra, la società, è più importante guardare il percorso. Ci teniamo una squadra che può crescere, abbiamo dei giovani che stanno facendo bene ma possono dare molto di più. La classifica ci fa piacere ma abbiamo una gara fondamentale contro una grande d’Europa, si butta la testa subito là dentro. Dissi che l’obiettivo è migliorare ciò che è stato fatto lo scorso anno, ci proviamo. Io li tengo inchiodati sul lavoro e sulla prestazione, se si specchiassero e vedessero che stiamo facendo bene sarebbe il primo passo per volare di sotto”.
Cambio tattico tra primo e secondo tempo?
“Io ho detto nel 4-2-3-1 non è facile tenerlo con queste partite ravvicinate e ci porta a giocare in verticale. Oggi non c’erano condizioni per far questo, i centrocampisti ci hanno dato una condotta della partita diversa, dovevamo arrivare dentro l’area non con le verticalizzazioni ma con la manovra e la squadra l’ha fatto benissimo. Pellegrini è un ragazzo che ha tante qualità, gli va preso il cervello, la testa, gliel’ho preso dall’inizio ha un potenziale che purtroppo quando si sentono poco coinvolti i giocatori tendono… Lui se gioca con dedizione, ritmo, aggressività è un giocatore forte”.
Patric come sta?
“Ha iniziato la settimana con un piccolo fastidio, abbiamo provato oggi ma abbiamo deciso insieme di non rischiare, ha fatto un esame strumentale, è apposto. Non escludo che possa recuperare con il Porto, è stata più una precauzione”.
Castrovilli?
"Castrovilli ha bisogno di fiducia, l’aspetta da me non dal cielo, ha avuto un piccolo problemino, vediamo in settimana ma credetemi sta bene, non vedo l’ora di poterlo utilizzare. C’è stata questa esclusione dall’Europa, ma sta bene. Gli altri hanno bisogno di un percorso che stanno già facendo, vanno messi in campo. Tchaouna è un giocatore forte e si sta costruendo il ruolo non come Zaccagni che ce l’ha cucito addosso, come Loum anche Isaksen e Noslin”.
Che prestazione è stata?
“Oggi è stata un prestazione matura, li ho preparati, il gol pronti via qualcosina ci ha levato. Questa squadra non deve mai perdere il filo, difficilmente vinciamo partite che non meritiamo. Oggi la Lazio ha creato anche in momenti di difficoltà con una squadra fisica, con tanta presenza fisica in campo. Sono partite complicate, aver concesso pochissimo e aver vinto è importante. Non possiamo vincere sempre 3/4-0. Oggi c’è stato il bellissimo gesto di Guendou, quando è uscito incazzato gli ho detto che voglio giocatori così, che gli piace stare in campo”.
Lazzari?
“Ha fatto bene, può far molto di più, è rientrato, aveva avuto un infortunio per 30 giorni, a Como ha bruciato i tempi, lo staff sanitario è stato bravissimo. Oggi l’ho forzato, ha fatto bene però dobbiamo dargli il tempo per ritrovare quella condizione che era importante”.