
Cauet su Bonny: "L'ho allenato, è un mix fra Benzema e Zapata. La Juve lo voleva"
L'ex centrocampista dell'Inter e del Torino, Benoit Cauet, ha rilasciato una intervista a KissKissNapoli.it, nel corso della quale si è soffermato a parlare dell'attaccante del Parma, Ange-Yoan Bonny, a segno con un pregevole destro a giro contro il Monza.
Il francese infatti lo ha allenato quando giocava in Francia: "Bonny era nel settore giovanile dello Châteauroux" - spiega - "quando lo vidi giocare per la prima volta e subito capii che dovevo aggregarlo in prima squadra con me. Aveva 16 anni ma già possedeva un gran fisico. Il club fece di tutto per fargli firmare un contratto da professionista ma lui preferì andare a Parma consigliato dall’allora procuratore, ovvero Yvan Le Mee. Tra l’altro all’epoca lo voleva anche la Juventus".
Poi ne esalta le caratteristiche: "Nel periodo in cui lo allenavo, al di là della potenza fisica, non aveva gran senso del gol. Però la tecnica di base, la capacità di dribblare gli avversari era tipica di un trequartista. Da quando è in Italia è migliorato tanto sotto porta ed al momento, se proprio devo individuare un attaccante già affermato con cui paragonarlo, direi che è un mix tra Zapata per la progressione e la forza fisica e Benzema per la capacità di fornire assist ai compagni d’attacco".
Sul suo approdo in Italia e sulla possibilità che possa giocare un giorno nel Napoli: "Quando arrivò a Parma lo sentivo spesso, ero in contatto con lui. Se avessi modo di parlargli ora gli direi che sta migliorando tanto davanti la porta e che fa salire la squadra come le punte centrali moderne. A Parma è esploso negli ultimi due anni proprio grazie a questi miglioramenti. Inoltre Bonny ha maturato una fantasia ed un estro nel dribbling che ricorda tecnica tipica del trequartista. Caratterialmente è un ragazzo tranquillo, ben disposto a lottare, sacrificarsi e soffrire pur di fare carriera. Ora è un vero professionista. In definitiva Bonny ora è pronto per reggere la pressione di una piazza come Napoli. Ha tutte le armi a disposizione per reggere la pressione di una piazza del genere e credo ci siano tanti altri top club che lo stanno cercando al momento".
Il francese infatti lo ha allenato quando giocava in Francia: "Bonny era nel settore giovanile dello Châteauroux" - spiega - "quando lo vidi giocare per la prima volta e subito capii che dovevo aggregarlo in prima squadra con me. Aveva 16 anni ma già possedeva un gran fisico. Il club fece di tutto per fargli firmare un contratto da professionista ma lui preferì andare a Parma consigliato dall’allora procuratore, ovvero Yvan Le Mee. Tra l’altro all’epoca lo voleva anche la Juventus".
Poi ne esalta le caratteristiche: "Nel periodo in cui lo allenavo, al di là della potenza fisica, non aveva gran senso del gol. Però la tecnica di base, la capacità di dribblare gli avversari era tipica di un trequartista. Da quando è in Italia è migliorato tanto sotto porta ed al momento, se proprio devo individuare un attaccante già affermato con cui paragonarlo, direi che è un mix tra Zapata per la progressione e la forza fisica e Benzema per la capacità di fornire assist ai compagni d’attacco".
Sul suo approdo in Italia e sulla possibilità che possa giocare un giorno nel Napoli: "Quando arrivò a Parma lo sentivo spesso, ero in contatto con lui. Se avessi modo di parlargli ora gli direi che sta migliorando tanto davanti la porta e che fa salire la squadra come le punte centrali moderne. A Parma è esploso negli ultimi due anni proprio grazie a questi miglioramenti. Inoltre Bonny ha maturato una fantasia ed un estro nel dribbling che ricorda tecnica tipica del trequartista. Caratterialmente è un ragazzo tranquillo, ben disposto a lottare, sacrificarsi e soffrire pur di fare carriera. Ora è un vero professionista. In definitiva Bonny ora è pronto per reggere la pressione di una piazza come Napoli. Ha tutte le armi a disposizione per reggere la pressione di una piazza del genere e credo ci siano tanti altri top club che lo stanno cercando al momento".
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