
Ladro seriale arrestato a Firenze. Il suo errore? Lo scudetto della Juve tatuato sul collo
Un dettaglio apparentemente insignificante è stato fatale per un ladro seriale che agiva a Firenze. Il suo errore? Un tatuaggio sul collo raffigurante lo scudetto della Juventus, che ha permesso agli investigatori di identificarlo e arrestarlo. L’uomo, responsabile di almeno dodici furti ai danni di negozi e botteghe tra il dicembre 2022 e l’ottobre 2024, agiva a volto scoperto, ma il marchio bianconero impresso sulla sua pelle lo ha reso facilmente riconoscibile dalle immagini delle telecamere di sorveglianza. Gli inquirenti, incrociando i filmati raccolti nelle zone colpite, hanno notato il dettaglio ricorrente e sono riusciti a risalire alla sua identità.
Ieri mattina, su richiesta della Procura di Firenze e con un’ordinanza emessa dal gip, il ladro è stato arrestato da una task force di polizia giudiziaria e condotto nel carcere di Sollicciano. Per lui, una giornata da dimenticare, aggravata dalla sconfitta della Juventus contro la Fiorentina domenica pomeriggio.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il valore complessivo della refurtiva ammonterebbe a circa 100 mila euro. In un caso, il sospettato ha lasciato persino le proprie impronte digitali su un registratore di cassa, contribuendo ulteriormente alla sua identificazione.
L’indagine, coordinata dal procuratore Filippo Spiezia, si è avvalsa di una squadra specializzata nella lotta ai reati predatori. «A suo carico sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza», ha dichiarato la magistratura. Oltre ai furti, l’uomo dovrà rispondere anche dell’accusa di ricettazione. Lo riporta Repubblica.
Ieri mattina, su richiesta della Procura di Firenze e con un’ordinanza emessa dal gip, il ladro è stato arrestato da una task force di polizia giudiziaria e condotto nel carcere di Sollicciano. Per lui, una giornata da dimenticare, aggravata dalla sconfitta della Juventus contro la Fiorentina domenica pomeriggio.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il valore complessivo della refurtiva ammonterebbe a circa 100 mila euro. In un caso, il sospettato ha lasciato persino le proprie impronte digitali su un registratore di cassa, contribuendo ulteriormente alla sua identificazione.
L’indagine, coordinata dal procuratore Filippo Spiezia, si è avvalsa di una squadra specializzata nella lotta ai reati predatori. «A suo carico sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza», ha dichiarato la magistratura. Oltre ai furti, l’uomo dovrà rispondere anche dell’accusa di ricettazione. Lo riporta Repubblica.
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