
Damascelli: "Juve, per Motta sarebbe dignitoso farsi da parte. Conte come Sarri e Mazzarri"
Il giornalista Tony Damascelli, storica firma vicina ai fatti di casa Juventus, non ha risparmiato i bianconeri nello spazio a lui dedicato su Il Giornale all'indomani del brutto ko per 3-0 contro la Fiorentina: "[...] Il brasiliano (Thiago Motta, ndr) insiste con il suo infantile gioco del 15 (il rompicapo con le tessere da ordinare per numeri): caos totale, squadra svuotata di testa e di anima. Sarebbe dignitoso farsi da parte. Così fece Lippi dopo una pesante sconfitta interna con il Parma, ma era un altro allenatore, vincente e orgoglioso. E poi, chi oserebbe firmare il licenziamento? Elkann? Già impegnato con i guai della Ferrari, dove c’è il clone di Scanavino, al secolo Vasseur. Scanavino? Mai pervenuto. Giuntoli? Ridotto a grigio impiegato. Non accadrà nulla, per incapacità e mancanza di alternative varie".
Damascelli elogia anche l'Inter che "saluta la compagnia e lascia a piedi Atalanta e Napoli. La corsa è ancora lunga, ma i segnali sono forti: la vittoria è stata netta, chiara, al di là del risultato. Football veloce, autorevole ed autoritario, quello dei campioni d’Italia. Il gioco di Inzaghi ha messo subito in ansia Gasperini, che poco o nulla ha capito: cambi in ritardo, nuove difficoltà negli impegni casalinghi, ancora una volta espulso per proteste. Che strano".
Infine due battute sul Napoli: "Conte ha giustificato il pareggio come le migliori edizioni di Sarri & Mazzarri: 'Il campo non era bagnato!'. Cambiano gli interpreti, la farsa resta la stessa: alibi da tornei parrocchiali. Viste cose che noi umani avevamo immaginato: la Lazio è finita travolta e umiliata dal Bologna di Italiano, 'che tremare Motta fa', perché si piazza al quarto posto migliorando la posizione dell’ultimo meraviglioso, incredibile, insuperabile campionato del neo-allenatore della Juventus".
Damascelli elogia anche l'Inter che "saluta la compagnia e lascia a piedi Atalanta e Napoli. La corsa è ancora lunga, ma i segnali sono forti: la vittoria è stata netta, chiara, al di là del risultato. Football veloce, autorevole ed autoritario, quello dei campioni d’Italia. Il gioco di Inzaghi ha messo subito in ansia Gasperini, che poco o nulla ha capito: cambi in ritardo, nuove difficoltà negli impegni casalinghi, ancora una volta espulso per proteste. Che strano".
Infine due battute sul Napoli: "Conte ha giustificato il pareggio come le migliori edizioni di Sarri & Mazzarri: 'Il campo non era bagnato!'. Cambiano gli interpreti, la farsa resta la stessa: alibi da tornei parrocchiali. Viste cose che noi umani avevamo immaginato: la Lazio è finita travolta e umiliata dal Bologna di Italiano, 'che tremare Motta fa', perché si piazza al quarto posto migliorando la posizione dell’ultimo meraviglioso, incredibile, insuperabile campionato del neo-allenatore della Juventus".
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