
Firenze crocevia per Thiago Motta, obbligato a fare punti e prestazione
La Juventus non vorrebbe cambiare allenatore prima della fine della stagione, poi deciderà il da farsi, ma non solo basandosi sui risultati
Thiago Motta è quasi al giorno del giudizio e si gioca tanto contro la Fiorentina, per la stagione della Juventus, ma più in generale anche per la sua carriera. Dopo la sconfitta pesante rimediata in casa contro l’Atalanta (arrivata a distanza di poco tempo dall’eliminazione dalla Champions League e dalla Coppa Italia), ormai al tecnico italo-brasiliano non viene perdonato più nulla.
I tifosi organizzati hanno smesso di supportare la squadra, quelli non organizzati sono divisi come non mai sul suo progetto ed è anche da capire quale sia il vero umore della società bianconera.
Nella conferenza stampa della vigilia di Fiorentina-Juve, Motta ha sottolineato che la proprietà gli ha espresso il suo supporto e la sua vicinanza, ma mai come negli ultimi giorni sono circolati nomi per la sua sostituzione. Qualcuno è stato contattato veramente e l’impressione è che l’allenatore della Juventus qualcosa abbia carpito.
Storicamente, la Vecchia Signora tiene gli allenatori fino al termine della stagione (a meno di una catastrofe a Firenze o dopo la sosta per le nazionali), per poi fare i conti sulla base dei risultati, ma anche della gestione generale della squadra (vedansi i casi Allegri, Pirlo e Sarri).
A Motta potrebbe non bastare, dunque, nemmeno la qualificazione alla prossima Champions League una volta terminata la stagione, anche se poi ci sarebbe da gestire il Mondiale per Club negli USA.
A lasciare perplessi dentro e fuori la Continassa ci sono delle scelte, che ricalcano le sue precedenti esperienze con Spezia e Bologna, che non sembrano compatibili con ciò che è stata e vuole tornare a essere la Juve.
I tifosi organizzati hanno smesso di supportare la squadra, quelli non organizzati sono divisi come non mai sul suo progetto ed è anche da capire quale sia il vero umore della società bianconera.
Nella conferenza stampa della vigilia di Fiorentina-Juve, Motta ha sottolineato che la proprietà gli ha espresso il suo supporto e la sua vicinanza, ma mai come negli ultimi giorni sono circolati nomi per la sua sostituzione. Qualcuno è stato contattato veramente e l’impressione è che l’allenatore della Juventus qualcosa abbia carpito.
Storicamente, la Vecchia Signora tiene gli allenatori fino al termine della stagione (a meno di una catastrofe a Firenze o dopo la sosta per le nazionali), per poi fare i conti sulla base dei risultati, ma anche della gestione generale della squadra (vedansi i casi Allegri, Pirlo e Sarri).
A Motta potrebbe non bastare, dunque, nemmeno la qualificazione alla prossima Champions League una volta terminata la stagione, anche se poi ci sarebbe da gestire il Mondiale per Club negli USA.
A lasciare perplessi dentro e fuori la Continassa ci sono delle scelte, che ricalcano le sue precedenti esperienze con Spezia e Bologna, che non sembrano compatibili con ciò che è stata e vuole tornare a essere la Juve.
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